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Viaggio in Libano (viaggio)

Settembre 2011

In Libano per il diritto al ritorno del popolo di Palestina

Cari compagni, care compagne, amici, eccoci anche quest’anno a pensare e programmare la nostra presenza in Libano per il prossimo settembre in occasione dell’anniversario del massacro di Sabra e Chatila. Una iniziativa quanto mai irta di ostacoli e imprevisti, ma nello stesso tempo assolutamente necessaria e giusta. Il tema del diritto al ritorno per il popolo di Palestina, infatti, sembra essere ignorato da troppi, dentro e fuori dal contesto arabo-mediorientale. Quegli uomini e quelle donne che oggi vivono in Libano, come in Siria e Giordania, diventano così un problema da dimenticare, se possibile, ignorare o al massimo da sistemare con qualche acrobazia diplomatica. L’ebraicizzazione di Israele – punta più alta dell’idea neocoloniale del sionismo - non può contemplare il diritto al ritorno dei non ebrei, dei palestinesi, anche se queste persone sono nate in quelle terre. A questo scellerato contesto si aggiunge una fase particolarmente viva e ricca di trasformazioni all’interno della società palestinese. Il recente accordo fra Fatah e Hamas è sicuramente una positiva novità e, se avrà la possibilità di rafforzarsi e concretizzarsi, le ripercussioni si faranno sentire anche in Libano. Compito degli amici della Palestina è aiutare questo processo di unità e dialogo fra le varie componenti sociali e politiche. Noi del Comitato Per non dimenticare Sabra e Chatila cerchiamo di fare la nostra parte: da anni durante i soggiorni in Libano insistiamo con i nostri amici palestinesi sul valore non astratto dell’unità. Un popolo che lotta contro un occupante spietato e crudele non può permettersi il lusso di disperdere le proprie energie in scontri interni e fratricidi.
 
Ma quest’anno la nostra presenza in Libano incrocerà anche quel vento di proteste e ribellioni che da dicembre sembra soffiare nel mondo arabo. Quanto succede in Egitto, Tunisia, Yemen, Bahrein non può non avere conseguenze sul popolo libanese e sulle sue dinamiche interne. In particolare dovremmo fare i conti con quanto accade in Siria. Lì le proteste sembrano essere giorno dopo giorno sempre di più uno strumento per eliminare quell’anomalia che il governo di Bashar Al Assad ha rappresentato in questi anni, in chiave anti statunitense, nella regione. Una situazione di estrema instabilità quindi, che ci potrebbe obbligare a rimodulare la nostra presenza a Beirut anche a ridosso della partenza. 
 
       Questa premessa per rendervi partecipi di quale è lo scenario nel quale ci muoveremo nel programmare la prossima missione in Libano. Un lavoro che per il Comitato sarà sempre più difficile anche a causa della totale mancanza di qualsiasi risorsa economica da poter investire per poter organizzare il viaggio. Aggiungiamo un’ultima considerazione, che come compagni che da anni lavorano a tener vivo il “diritto al ritorno” abbiamo fatto: ovvero la nostra volontà di cercare di concentrare una presenza qualitativamente e quantitativamente considerevole per i trenta anni dal massacro di Sabra e Chatila che cadranno nel settembre del 2012. Vogliamo fare di quella scadenza una giornata internazionale per discutere e riaffermare la piena legittimità del diritto al ritorno, proprio partendo dal ricordo di quell’orrendo crimine messo in atto in Libano con la piena complicità del governo di Israele. La missione di quest’anno deve dunque – nelle nostre intenzioni - fare da trampolino per quella ben più importante del prossimo anno. 
 
              Tornando ad oggi, vi chiediamo di farci pervenire nel tempo più breve possibile le vostre intenzioni di venire in Libano con noi nel prossimo settembre. Ci sarà utile sapere la consistenza della delegazione per poter meglio programmare la nostra visita. Nelle prossime settimane vi faremo avere informazioni sui costi e i giorni e, per quanto possibile, il programma. 
 
           In ultimo, ci vediamo costretti, proprio per poter fare fronte a quelle difficoltà economiche che sottolineavo prima, a lanciare una sottoscrizione nazionale a favore del Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila. Chiunque voglia aiutarci può mandare il suo contributo sul conto corrente bancario n° 63105/32 intestato all’associazione “Per non dimenticare. Onlus” presso la Banca di Roma - filiale 10 via Monte Santo 48 – 00195 Roma Iban: IT37J0300205021000006310532 (indicando la causale “Attivita’ Comitato”).
Maurizio Musolino
Stefania Limiti
Bassam Saleh

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