EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)

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24- LA GUERRA ISRAELO-OCCIDENTALE CONTRO GAZA (conferenza)

International Solidarity Movement-Italia – Forumpalestina

in collaborazione con

Sguardo Sul Medio Oriente


Seminario internazionale

La guerra israelo-occidentale contro Gaza  

Roma 24 gennaio 2009  

al Centro Congressi Cavour in via Cavour 50/A - Roma

 

 

Indice

  1. Perché questo seminario (il terzo)
  2. Il programma del seminario
  3. Relatori e relatrici
  4. Come arrivare alla sede del seminario
  5. Organizzazione
  6. Ufficio Stampa e informazioni

 

Iscrizione al seminario

Per partecipare al seminario è necessario iscriversi inviando una email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con nome, cognome, eventuale organizzazione o associazione di appartenenza.

 Oppure inviando una mail a

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(info: 349 4588172 - 333 3918912)

 

 “Verrà il tempo in cui i responsabili dei crimini contro l’umanità che hanno accompagnato il conflitto israelo-palestinese e altri conflitti in questo passaggio d’epoca, saranno chiamati a rispondere davanti ai tribunali degli uomini o della storia, accompagnati dai loro complici e da quanti  in Occidente hanno scelto il silenzio,  la viltà e l’opportunismo.”

a cura di ISM-Italia - Torino, 12 gennaio 2009


1. Perché questo seminario (il terzo)

 

ISM-Italia ha curato dal 2006 l’organizzazione di tre seminari, il primo a Biella nel maggio 2006, il secondo a Torino nel maggio 2008, mentre il terzo si terrà a Roma il 24 gennaio 2009.

 

1. La dimensione della parola condivisa - Quale futuro per Palestina/Israele?, Biella 05 2006

 

Il 12 e il 13 maggio del 2006 si è tenuto a Biella il seminario “La dimensione della parola condivisa - Quale futuro per Palestina/Israele?” (www.frammenti.it).

Al centro di quell’incontro la situazione in Palestina/Israele dopo la morte di Yasser Arafat e la scomparsa dalla scena politica di Ariel Sharon e dopo le elezioni palestinesi e israeliane dell’inizio del 2006. Ma più in particolare i temi della fine della soluzione “due popoli-due stati”, della pulizia etnica della Palestina e dell’appello palestinese al boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni (BDS) dello stato di Israele.

 

2. Le democrazie occidentali e la pulizia etnica della Palestina, Torino 5-6 maggio 2008

 

A due anni di distanza si è tenuto a Torino pochi giorni prima dell’apertura della Fiera del Libro con lo Stato di Israele ospite d’onore, il seminario “Le democrazie occidentali e la pulizia etnica della Palestina”, un momento di ulteriore riflessione, suggerito dall’incalzare degli eventi, la guerra in Libano, il genocidio già in corso a Gaza e la pulizia etnica che proseguiva in Cisgiordania, il fallimento, prevedibile e previsto, di ogni tentativo di soluzione (come ha confermato l’ultima conferenza di Annapolis), ma sopratutto dalla ricorrenza dei 60 anni della Nakba (Catastrofe) o della pulizia etnica della Palestina e della costituzione dello Stato di Israele.

            Un seminario che ha avuto come principale obiettivo quello di esaminare le responsabilità del mondo occidentale per tutto quello che è accaduto e accade in Palestina/Israele e di rispondere, almeno in parte, alla domanda posta da Ilan Pappe al termine di una sua conferenza: “Perché il mondo occidentale permette a Israele di fare tutto quello che fa?”.

            Due dei temi trattati nel seminario del 2006 hanno avuto un seguito con la pubblicazione in Italia del saggio collettaneo “Palestina quale futuro? – La fine della soluzione dei due Stati”, curato da Jamil Hilal e da Ilan Pappe per i tipi della Jaca Book, nel novembre 2007 e del saggio di Ilan Pappe “La Pulizia Etnica della Palestina”, Fazi editore 2008.

Prima dell’inizio della Fiera del Libro di Torino edizione 2008, ISM-Italia ha promosso la pubblicazione de:

·         il saggio di Yitzhak Laor “Il nuovo filosemitismo europeo e  il ‘campo della pace’ in Israele”, “Le Nuove Muse” 2008

·         “Politica” (Poesie scelte 1997 – 2008) di Aharon Shabtai, Multimedia edizioni 2008

            Il saggio di Laor oltre a esaminare il nuovo filosemitismo europeo (di destra, di centro e di sinistra) analizza il ruolo che nel “campo della pace” israeliano esercita il trio Oz-Grossman-Yehoshua, considerati, completamente a torto, dall’opinione pubblica europea, tre scrittori “pacifisti” doc. Tom Segev, israeliano, dice che scrivono i loro comunicati pacifisti come se fossero nell’ufficio legale del Ministero degli Esteri israeliano!!!

Sono in verità solo tre razzisti immorali.

            Le poesie di Aharon Shabtai indicano il retroterra del suo rifiuto a partecipare al Salone del Libro di Parigi: “Io non ritengo che uno Stato che mantiene un’occupazione, commettendo giornalmente crimini contro civili, meriti di essere invitato ad una qualsivoglia settimana culturale. Ciò è anti-culturale; è un atto barbaro mascherato da cultura in maniera cinica. Manifesta un sostegno ad Israele, e forse anche alla Francia che appoggia l’occupazione. Ed io non vi voglio partecipare.”

            Un altro testo da ricordare è “Il mondo moderno e la questione ebraica” di Edgar Morin, Raffaello Cortina editore 2007, nel quale l’autore sostiene che il termine “antisemitismo” è una forma di esorcismo.

            Nel 2007 si è inoltre riaperto il dibattito sulla proposta di uno stato unico, laico e democratico, nella Palestina storica (Corso estivo a El Escorial, luglio 2007 e Conferenza di Londra, 17-18 novembre 2007).

 

3. La guerra israelo-occidentale contro Gaza, Roma 24 gennaio 2009

 

Il saggio di Ilan Pappé, La pulizia etnica della Palestina, è stato presentato a Torino, a maggio e a dicembre, a Varese, Milano, Parma, Ivrea, Ferrara e Bussoleno; nei prossimi giorni sarà presentato a Savona e a Roma.

            Il seminario voleva essere nelle intenzioni iniziali un primo momento di riflessione sulle implicazioni di ordine politico del saggio di Ilan Pappè.

            A seguito degli avvenimenti scatenati dall’attacco israeliano del 27 dicembre e della feroce mattanza in corso nella Striscia di Gaza con il sostegno di tutto il mondo occidentale e la complicità dei paesi arabi “moderati”, questa riflessione si impone in modo ancora più urgente e cogente.

            Si impone in modo urgente e cogente una riflessione sulle debolezze e sulle ambiguità del movimento di solidarietà con la resistenza palestinese.

            Si impone in modo urgente e cogente anche a seguito della partecipazione di massa alle manifestazioni, sia in Italia sia in altri paesi europei, delle comunità palestinesi e arabe, una partecipazione senza precedenti, che offre una opportunità storica ai movimenti di solidarietà europei per cambiare passo nella definizione dei loro obiettivi e delle loro lotte.

            Si impone in modo urgente e cogente di fronte alla complicità attiva dei governi, dei media, dei partiti, dei sindacati europei e del mondo intellettuale.

            Si impone in modo urgente e cogente per alzare il livello della contestazione contro gli autori di queste barbarie e i loro complici.

 

            Troppe ancora le anime belle sconvolte se una bandiera israeliana viene bruciata.

Ma è questo il problema?

            Troppe ancora le anime belle che continuano a parlare “dell’indiscutibile diritto degli ebrei alla loro terra” (Rossana Rossanda, Torino 14 marzo 2006, Mariuccia Ciotta, Il Manifesto 11 gennaio 2008), per non parlare della manipolazione e della disinformazione sistematiche, strumento della propaganda israeliana attraverso, salvo rarissime eccezioni, gli inviati di radio e tv, per non tacere degli opinionisti senza opinioni, italiani, israeliani e europei che campeggiano sulle pagine del Corriere della Sera, della Repubblica, de La Stampa e degli altri giornali.

            E’ giunto il momento di lanciare una campagna capillare e efficace di boicottaggio, economico, culturale e accademico, contro lo Stato di Israele, aderendo non solo formalmente all’appello della società civile palestinese del 9 luglio 2005 per il boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni (BDS).

            E’ giunto il momento per lanciare una campagna che crei le condizioni per portare davanti a un tribunale internazionale i responsabili dei crimini di guerra e dei crimini contro l’umanità commessi in Palestina e in altre parti del mondo.

 

2. Il programma del seminario

3. Relatori e relatrici

 

Diana Carminati, professore associato di Storia dell'Europa contemporanea presso l'Università di Torino sino al 2004, si è occupata di problemi di storia della Resistenza in Piemonte; si è successivamente occupata di studi riguardanti la costruzione del discorso dell'identità locale a fine ottocento, su nazionalismo, militarismo, guerra e sistema patriarcale, studi sulla storia delle donne e della storia di genere, di cui sono stati pubblicati alcuni articoli. E' stata direttrice nel 1995-98 del Cirsde (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle donne) presso l'Università di Torino. Ha lavorato dall'inizio degli anni '90 all'interno della rete italiana delle Donne in nero contro la guerra, nei Balcani e negli ultimi cinque anni in Palestina/Israele seguendo progetti internazionali (con OMS e Comune di Torino) con i Centri delle donne di Haifa e Gaza che si occupano di violenza contro le donne.

E’ stato ripubblicato recentemente il suo libro “Langa partigiana ’43 – ‘45”, con altri scritti, a cura di Araba Fenice, Boves 2007.

 

Sergio Cararo, giornalista, è direttore di Radio Città Aperta e del periodico «Contropiano». Ha pubblicato: No/made Italy (et al., Mediaprint, 2001); La coscienza di Cipputi (et al., ivi, 2002); L'impossibile simmetria. Palestina e Israele nell'epoca della guerra infinita (Contropiano, 2002); e Cuba. Orgoglio e pregiudizi (con Mario Baldassarri, Achab, 2005). Collabora a diverse riviste, tra le quali «La Rinascita della Sinistra», «L'Ernesto», «Proteo», e al progetto televisivo «Pandora».

 

Giulietto Chiesa, giornalista professionista, è stato corrispondente da Mosca per l'Unità e La Stampa, oltre che per il TG5, il TG1 e il TG3.

Nel 2004 è stato eletto deputato del Parlamento europeo per la lista "Di Pietro - Occhetto, società civile", nella circoscrizione Nord-Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria).

Nel corso del 2006, assieme a Megachip, ha promosso un gruppo di lavoro che indaga sulle vicende dell'11 settembre 2001, fortemente critico nei confronti delle inchieste tecniche e giudiziarie e delle interpretazioni correnti dei mass media. All'interno di questo gruppo di lavoro, Giulietto Chiesa è autore, insieme a Franco Fracassi, di Zero - Inchiesta sull'11 settembre, un film documentario, presentato in anteprima nel 2007 nella sezione documentari al festival di Roma, ma messo in vendita per il pubblico solo a maggio del 2008, con significativi tagli e correzioni. Le ipotesi proposte nel film sono state analizzate da vari gruppi di debunking, sia italiani che stranieri, in particolare da parte del gruppo italiano "Undicisettembre", di cui è portavoce il giornalista Paolo Attivissimo. Il sito del film è www.zerofilm.info. Il sito di Undicisettembre è undicisettembre.blogspot.com.

 

Flavia Donati, medico, psichiatra e psicoanalista SPI, si è laureata a Milano, ha lavorato a Londra negli anni 80 in psichiatria e in comunità psico-terapeutiche per giovani borderline. Rientrata in Italia a Roma nel ‘89, lavora come psichiatra e psicoanalista e collabora a interventi di emergenza e di supporto nell’ ambito di progetti ONU.

 

Angelo d’Orsi, allievo di Norberto Bobbio, è professore di Storia del pensiero politico all'Università di Torino. Ha promosso la costituzione dell’associazione culturale per il diritto alla storia, “Historia Magistra” (www.historiamagistra.com). Ha fondato il FestivalStoria di cui è direttore (www.festivalstoria.org).

Scrive su “La Stampa”, “Liberazione” e “Il Manifesto”.

Tra i suoi saggi: La cultura a Torino tra le due guerre (Einaudi, 2000), Intellettuali nel Novecento italiano (Einaudi, 2001), Piccolo manuale di storiografia (Bruno Mondadori, 2002), I chierici alla guerra (Bollati Boringhieri, 2005), Da Adua a Roma (Aragno, 2007), Guernica, 1937 – Le bombe, la barbarie, la menzogna (Donzelli 2007).

Nell’agosto 2006, dopo la guerra in Libano, ha promosso l’appello “Facciamo sentire la nostra voce! Una campagna per la verità”. Nel gennaio 2008 “l’appello di solidarietà con i colleghi della “Sapienza” di Roma”, a seguito delle polemiche suscitate dall’invito rivolto a Benedetto XVI di inaugurare con un suo discorso l’anno accademico all’Università Sapienza di Roma.

Recentemente ha promosso l’ Appello del mondo intellettuale italiano contro l’aggressione israeliana a Gaza, vedi www.historiamagistra.it. Per aderire: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

precisando la collocazione professionale e la sede.

 

Giorgio S. Frankel si occupa di Medio Oriente, petrolio e industria aerospaziale. Giornalista professionista, collabora a “Il Sole 24 Ore”, “Il Mulino”, il “Corriere del Ticino” e altri periodici .

 

Vladimiro Giacché si è laureato e perfezionato in Filosofia alla Scuola Normale di Pisa. Lavora nel settore finanziario. È autore di volumi e saggi di argomento filosofico ed economico, fra i quali Finalità e soggettività. Forme del finalismo nella Scienza della logica di Hegel (Pantograf 1990), La filosofia. Storia e testi (con G. Tognini, La Nuova Italia 1996) e Storia del Mediocredito Centrale (con P. Peluffo, Laterza 1997). Ha pubblicato nel 2005 per Deriveapprodi “Escalation. Anatomia della guerra infinita (con A. Burgio e M. Dinucci) e nel 2008 “La fabbrica del falso – Strategie della menzogna nella politica contemporanea”. Suoi articoli e saggi sono stati pubblicati in volumi collettanei e su numerose riviste italiane e straniere.

 

Karma Nabulsi è docente a contratto di scienze politiche al St. Edmund Hall, Oxford, e lettore presso il Department of Politics and International Relations a Oxford. Dal 1977 al 1990 è stata rappresentante dell'OLP presso le Nazioni Unite, nonché a Beirut, Tunisi e nel Regno Unito. Ha conseguito il dottorato al Balliol College di Oxford. È stata consulente specializzata della Commissione d'Inchiesta Parlamentare britannica sui rifugiati palestinesi (e del suo rapporto, Right of Return, pubblicato nel 2000). Attualmente è impegnata in un progetto di ricerca collettivo finanziato dall'Unione Europea, con sede presso il Nuffield College, sui campi profughi palestinesi e le comunità in esilio. È autrice di Traditions of War. Occupation, Resistance and the Law (Oxford University Press, Oxford 2005). Nel saggio collettaneo, a cura di Jamil Hilal “Palestina quale futuro? La fine della soluzione dei due stati”, Jaca Book 2007 ha pubblicato il saggio ”La giustizia è la via per una soluzione”.

 

Ilan Pappe è professore all’Università di Exeter dopo essere stato costretto a lasciare il Dipartimento di scienze politiche dell’Università di Haifa per i suoi scritti storici e per le sue posizioni politiche. Ha sostenuto tra i primi, con Tanya Reinhart, il boicottaggio accademico delle università israeliane. E’ presidente dell’Emil Touma Institute for Palestinian Studies, Haifa. Autore di numerose pubblicazioni tra le quali “Storia della Palestina moderna. Una terra, due popoli”, Einaudi 2005 e “La pulizia etnica della Palestina”, Fazi Editore 2008. Suoi saggi sono stati pubblicati in due lavori collettanei,curato il primo insieme a Jamil Hilal, “Parlare con il nemico – Narrazioni palestinesi e israeliane a confronto”, Bollati Boringhieri 2004  e “Palestina quale futuro? La fine della soluzione dei due stati”, Jacabook 2007. Articoli e informazioni si possono trovare sul sito www.ilanpappe.org.

 

Biancamaria Scarcia Amoretti è ordinario di Islamistica presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università La Sapienza di Roma. Specialista di eresie islamiche e del cosiddetto Islam politico, è autrice di molti volumi. Tra gli altri Sciiti nel mondo, Jouvence 1994 e Il mondo musulmano. Quindici secoli di storia, Carocci 1998, Un altro Medioevo. Il quotidiano nell'Islam dal VII al XIII secolo, Laterza, 2001.

 

Alfredo Tradardi, nato nel 1936, ingegnere, ha lavorato dal 1960 al 1991 alla Olivetti di Ivrea. E’ stato assessore alla cultura nel Comune di Ivrea nel ‘77 – ’79 e nel ’92 – ’93. E’ uno dei soci fondatori della associazione culturale itàca (www.frammenti.it). Dall’inizio del 2002 segue il problema palestinese. All’inizio del 2006 ha promosso la costituzione di ISM-Italia, gruppo di supporto dell’International Solidarity Movement (ISM) palestinese, del quale è uno dei coordinatori.

4. Come arrivare alla sede del seminario

 

via Cavour 50, Metro Termini

 

5. Organizzazione

L’organizzazione del seminario è stata curata da ISM-Italia e da Forumpalestina.

in collaborazione con Sguardo Sul Medio Orinete

 

6. Ufficio stampa e informazioni

Ufficio stampa e informazioni Christian Tinazzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  +39 320 00 891 869

Informazioni Alfredo Tradardi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. +39 347 27 166

 

 

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