EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)

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11- Mi chiamo Rachel Corrie (teatro)

Al Teatro Spazio Uno in vicolo dei Panieri, 3 - Roma.

8 novembre 2012 ore 20.00
11 novembre 2012 ore 17.00
14 novembre 2012 ore 21.15

va in scena lo spettacolo "Mi chiamo Rachel Corrie".

Per maggiori info:

http://www.deltanews.net/culture-a-roma-il-testo-teatrale-mi-chiamo-rachel-corrie-4717271.html

http://www.gruppodannyrose.com/blog/files/fc023bcb0bf9499f0d14ca91267ea458-15.html

MI CHIAMO RACHEL CORRIE

Tratto dagli scritti di Rachel Corrie a cura di Alan Rickman e Katharine Viner traduzione di Monica Capuani e Marta Gilmore
progetto di e con CRISTINA SPINA
regia ALESSANDRO FABRIZI e CRISTINA SPINA
scena PAOLA GANDOLFI
musiche originali RICCARDO GIAGNI disegno luci HOSSEIN TAHERI
produzione Alessandro Lendvai per Suite srl in collaborazione con PAV

Rachel Corrie, una ragazza americana di 23 anni, si era trasferita a Rafa, nella striscia di Gaza, per lavorare con il
Movimento di Solidarietà Internazionale. Il 16 marzo 2003, nel tentativo di impedire ad un bulldozer dell'esercito israeliano di distruggere alcune case palestinesi, Rachel venne ferita a morte.
Aveva scritto molto nel corso della sua breve vita e dalla Palestina inviò molte e.mail e lettere alla sua famiglia e ai suoi amici, spiegando perché volesse stare a Gaza e le sue considerazioni sul conflitto.
Quando The Guardian pubblicò alcune di queste e.mail, Alan Rickman, attore e regista inglese, e Katherine Viner, giornalista, ne vennero colpiti al punto di voler raccogliere i suoi scritti per elaborarne una pièce teatrale. I genitori acconsentirono e fornirono a Rickman e Viner tutti gli scritti della figlia dall’età di 12 anni.
Questo materiale ci ha permesso di scoprire una donna che era sia ordinaria che straordinaria: che scriveva poesie sul suo gatto, sui suoi amici, su sua nonna, sul vento, ma anche una donna che, sin da un’età incredibilmente precoce, si confrontava appassionatamente con il mondo, tentando di trovarne il proprio posto..

Abbiamo tentato di rendere giustizia a Rachel nella sua interezza: non era una santa e neanche una traditrice, era seria e divertente ed era una persona consistente e piena di umanità. O, per dirla con parole sue, “scombinata e deviante e troppo casinista”. Abbiamo scelto le parole di Rachel invece di quelle di migliaia di vittime palestinesi e israeliane, per la qualità e l’accessibilità del linguaggio.
Non ho dubbi sul fatto che, se fosse vissuta, avrebbe prodotto un profluvio di romanzi e opere teatrali.
[Katharine Viner]
Lo spettacolo ha debuttato al Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma in prima nazionale il 25 marzo 2009, è stato poi presentato al Teatro Galleria Toledo di Napoli nel gennaio 2010, il 12 febbraio 2010 all’Angelo Mai di Roma e il 21 maggio 2010 a Torino al Teatro Vittoria.

Lo spettacolo avrà luogo presso il Teatro Spazio Uno,
vicolo dei Panieri, 3 - Roma.

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COMUNICATO STAMPA

Mi chiamo Rachel Corrie

REP-compagnia di repertorio Associazione culturale GruppoDannyRose presenta mercoledì 14 novembre alle 21.45 presso il Teatro Spazio Uno, vicolo dei Panieri 3, Mi chiamo Rachel Corrie, tratto dagli scritti di Rachel Corrie a cura di Alan Rickman e Katharine Viner. Rachel Corrie, una ragazza americana di 23 anni, si era trasferita Rafa, nella striscia di Gaza, per lavorare con il Movimento di Solidarietà Internazionale. Il 16 marzo 2003, nel tentativo di impedire ad un bulldozer dell'esercito israeliano di distruggere alcune case palestinesi, Rachel venne ferita a morte.

Aveva scritto molto nel corso della sua breve vita e dalla Palestina inviò molte e.mail e lettere alla sua famiglia e ai suoi amici, spiegando perché volesse stare a Gaza e le sue considerazioni sul conflitto.

Rachel Corrie, una ragazza americana di 23 anni, si era trasferita Rafa, nella striscia di Gaza, per lavorare con il Movimento di Solidarietà Internazionale. Il 16 marzo 2003, nel tentativo di impedire ad un bulldozer dell'esercito israeliano di distruggere alcune case palestinesi, Rachel venne ferita a morte.

Aveva scritto molto nel corso della sua breve vita e dalla Palestina inviò molte e.mail e lettere alla sua famiglia e ai suoi amici, spiegando perché volesse stare a Gaza e le sue considerazioni sul conflitto.

Quando The Guardian pubblicò alcune di queste email, Alan Rickman, attore e regista inglese, e Katherine Viner, giornalista, ne vennero colpiti al punto di voler raccogliere i suoi scritti per elaborarne una pièce teatrale. I genitori acconsentirono e fornirono a Rickman e Viner tutti gli scritti della figlia dall'età di 12 anni.

Traduzione di Monica Capuani e Marta Gilmore

Prodotto da Alessandro Lendvai per Suite srl in collaborazione con PAV

progetto di e con Cristina Spina
regia Alessandro Fabrizi e Cristina Spina
scena Paola Gandolfi
musiche originali Riccardo Giagni
disegno luci Hossein Taheri
www.rachelcorriefoundation.org

TEATRO SPAZIO UNO
vicolo dei Panieri, 3
tel. 06 4554055

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