EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)

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10/31- Abu Simbel (mostra)

ABU SIMBEL a Roma dal 10/01/2013 al 31/01/2013

Abu Simbel: il salvataggio dei templi, l'uomo e la tecnologia

Promosso dall’Accademia d’Egitto di Roma, diretta dalla Prof. Gihane Zaki, e da World Wide Artists Gallery Association, l’evento sarà inaugurato il 10 gennaio 2013, alle ore 18:00. Seguirà il giorno 11 gennaio 2013, alle ore 18:00, il concerto nubiano di Karam Mourad e del suo gruppo, al termine del quale seguirà la riscoperta dei sapori tradizionali della Nubia.

Il passato come testimonianza ed ispirazione per il futuro. In Egitto, ed in particolare nella Nubia, il senso del passato è rimasto forte, forse perché questa terra ha visto nascere una delle prime grandi civiltà del Mediterraneo e forse perché la sua immagine suggestiva evoca rispetto e maestosità.

“…La mattina del 1 agosto andammo al tempio di buon'ora animati dall'idea d'entrare finalmente nel sotterraneo che avevamo scoperto... Al primo sguardo restammo stupiti della immensità di quel luogo, trovammo oggetti d'arte magnifici... pitture, sculture, figure colossali…”
Così scriveva Giovanni Battista Belzoni nei suoi diari di viaggio quando, nell’agosto del 1817, si riuscì a liberare dalla sabbia l’entrata del Grande Tempio di Abu Simbel, permettendo così di scoprire al suo interno la magnificenza del luogo e di scoprire l’arte fino ad allora celata.

Con lo stesso spirito e lo stesso entusiasmo mostrato da Belzoni, la riscoperta dell’enorme patrimonio culturale, artistico, musicale, architettonico e archeologico della Nubia vuole essere un contributo a sostegno del rapporto tra culture diverse, capaci di coesistere e di interagire: preservarlo e valorizzarlo è un dovere verso l’intera umanità.

E’ quindi importante per l’Egitto, per l’Italia, per tutti i Paesi del Mediterraneo, prendere coscienza di questo patrimonio culturale comune che abbraccia oltre quattro millenni di storia, evidenziando le radici della nostra identità contemporanea che ci possono accompagnare nel futuro.

L’evento vuole quindi essere l’occasione per promuovere, attraverso la mostra documentaria “Abu Simbel: il salvataggio dei templi, l’uomo e la tecnologia”, la cooperazione internazionale e le diverse fasi del salvataggio dei Templi di Abu Simbel. La mostra, inoltre, gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e di numerose Istituzioni italiane ed internazionali. Karam Mourad, con le note di remoti strumenti e con melodie in lingua nubiana, aprirà una finestra sul passato, rievocando antiche storie e antichi riti. Occasione, dunque, per poter riscoprire la cultura della Nubia e promuoverne la sua conservazione nel futuro.

RASSEGNA STAMPA:

(ANSAmed) - ROMA, 3 GEN - Oltre 40 milioni di ore di lavoro, piu' di 5 anni; oltre 4 mila blocchi di svariate tonnellate tagliati e riposizionati 65 metri piu' in alto e oltre 200 metri lateralmente; 2 mila operai, quasi tutti locali; 150 tecnici provenienti da tutto il mondo. Dati che raccontano di una grande vittoria dell'uomo che, dal 1964 al 1968, riusci' a salvare i Mostre: Torna a Roma 'Abu Simbel il salvataggio dei templi'
http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/stati/egitto/2013/01/03/Mostre-Torna-Roma-Abu-Simbel-salvataggio-templi-_8021359.html

Templi di Abu Simbel, in Egitto, altrimenti destinati alla scomparsa con la costruzione della grande diga di Aswan.
 
Per ricordare questa grandiosa impresa - di cui promotrice fu l'Unesco, con la partecipazione di 19 nazioni, per salvare gran parte dei monumenti della Nubia - torna a Roma la mostra documentaria dal titolo ''Abu Simbel: il salvataggio dei templi, l'uomo e la tecnologia''. Gia' ospitata al Tempio di Adriano nel giugno del 2009, dove accolse oltre 50 mila visitatori, l'esposizione sara' ora negli spazi dell'Accademia d'Egitto dal 10 gennaio prossimo. In mostra il materiale fotografico realizzato dai protagonisti stessi dell'opera, di cui proprio nel 2009 si celebro' il 50/mo anniversario. Promossa in collaborazione con la World Wide Artists Gallery Association, la mostra intende mettere in risalto, oltre al naturale valore storico ed archeologico del sito, l'aspetto antropologico, concentrando l'attenzione sugli uomini, le metodologie del lavoro, i progetti e i macchinari usati per il salvataggio dei monumenti della Nubia. Un'occasione poi per aprire una finestra sulla cultura nubiana e per promuoverne la conservazione nel futuro, ma anche sulla cooperazione internazionale e i rapporti culturali tra Italia e Egitto. Serve, spiegano gli organizzatori, ''una presa di coscienza di questo patrimonio culturale comune che abbraccia oltre quattro millenni di storia, evidenziando le radici della nostra identita' contemporanea che ci possono accompagnare nel futuro''. Questo, proseguono, ''e' quanto la cooperazione dell'Italia con l'Egitto sta cercando di fare. Nella Valle delle Regine, come nel museo egizio del Cairo, come in passato nel salvataggio dei Templi della Nubia, atenei e imprese hanno lavorato insieme, ottenendo risultati che trascendono l'interesse nazionale dei singoli Paesi''. Una riscoperta delle radici, in parte comuni, che consentira' di comprendere e apprezzare in pieno il valore delle differenze''. (ANSAmed).

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