EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)

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06- [Salerno] Femminile Palestinese

FEMMINILE PALESTINESE
La donna, l’arte, la resistenza

A cura di Maria Rosaria Greco



PROMOTORI

Cultura è libertà, una campagna per la Palestina
Osservatorio Palestina
Comune di Salrno
Università di Salerno, Hippocratica Civitas Studium Salerni
Dipartimento di Scienze politiche Sociali e della Comunicazione, Cattedra di Sociologia degli audiovisivi sperimentali
Marte Mediateca Arte Eventi
Fondazione Salerno Contemporanea
Tag Teatro Antonio Ghirelli
Fondazione Culturale Alfondo Gatto
Anpi, Sezione di Salerno
Associazione "Se non ora quando? Salerno"
Rete Radie' Resh, Associazione di Solidarietà Internazionale Gruppo Salerno



GIORNATE

6 Marzo 2014
25 Marzo Ore 15:30
24 Aprile Ore 21:00
11 Maggio Ore 21:00



PROGRAMMA DELLE GIORNATE


6 Marzo 2014 Ore 19:00

Marte Mediateca
Cava De’ Tirreni

Isabella Camera D’Afflitto

Conferenza

“Femminismo arabo:
dall’Egitto alla Palestina”


Saluto di
Ermanno Guerra
Assessore alla Cultura e Università
Comune di Salerno

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25 Marzo Ore 15:30

Università di Salerno
Aula Imbucci

Sahera Dirbas


Proiezione del film
“Jerusalem Bride”


Presentano

Ermanno Guerra
Alfonso Amendola
Isabella Camera D’Afflitto
Luca Ricciardi

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24 Aprile Ore 21:00

TAG Teatro Antonio Ghirelli
Salerno

Dalal e Omar Suleiman

Spettacolo teatrale
“Mi chiamo Omar”


scritto e diretto
da Luisa Guarro.

Saluto di
Antonio Bottiglieri

Conclusione
con cena araba

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11 Maggio Ore 21:00

TAG Teatro Antonio Ghirelli
Salerno

Amal Ziad Kaawash

Concerto

“Canzoni dalla Palestina
e dal mondo arabo”


con i musicisti
Helmi M’hadhbi
Oud (liuto arabo)

John Salins
percussioni





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COMUNICATO STAMPA

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femminile palestinese
la donna, l’arte, la resistenza

Salerno è “femminile palestinese”

Giovedì 6 marzo 2014 alle ore 19:00, presso il MARTE di Cava De Tirreni, prende il via la rassegna “femminile palestinese - la donna, l’arte, la resistenza” con la conferenza di Isabella Camera D’Afflitto, arabista salernitana di fama internazionale (ordinario  di letteratura araba alla Sapienza di Roma) che tratterà il tema del “femminismo arabo: dall’Egitto alla Palestina”.

In uno dei suoi numerosi libri “Cento anni di cultura palestinese” dedica una particolare attenzione al ruolo della donna dai primordi del femminismo alle più recenti battaglie per i diritti civili.

La rassegna “femminile palestinese”, a cura di Maria Rosaria Greco, si inserisce nella campagna nazionale lanciata a Roma nello scorso gennaio, dall’associazione “Cultura è Libertà” che promuove e sostiene la cultura palestinese, in quanto espressione dell’esistenza e resistenza di un popolo a cui è negata la propria identità.

Nello specifico il progetto salernitano dedica una particolare attenzione al ruolo della donna in tutto il mondo arabo, all’importanza del contributo femminile nella cultura palestinese, alla capacità che le donne hanno di mettere in discussione i confini e le narrazioni dell’occupazione, dai movimenti femministi alle varie discipline della cultura e delle arti. La creatività contro l’occupazione, contro la colonizzazione, contro la diaspora, contro la discriminazione, contro la violenza.

La rassegna prevede quindi quattro appuntamenti, con la presenza di donne palestinesi o che parlano di Palestina, che attraverso il loro sapere scientifico-culturale e artistico sanno esprimere resistenza.

Il primo è la conferenza di Isabella Camera D’Afflitto. Il secondo è la proiezione di un film, con la partecipazione dell’autrice, la regista indipendente di Gerusalemme, Sahera Dirbas. Il terzo è lo spettacolo teatrale “Mi chiamo Omar” di Dalal e Omar Suleiman, scritto e diretto da Luisa Guarro, che si conclude con una cena araba. Il quarto appuntamento, è il concerto di Amal Ziad Kaawash, cantante e cartoonist. Figlia di profughi palestinesi, vive e lavora a Beirut e sarà a Salerno in prima nazionale con “Canzoni dalla Palestina e dal mondo arabo”. Con lei i musicisti Helmi M’hadhbi, Oud (liuto arabo) e John Salins, percussioni.

La rassegna salernitana è promossa da “Cultura è Libertà” e da “Osservatorio Palestina”, altra associazione che da anni diffonde tutte le culture del mediterraneo, e raccoglie il sostegno e il partenariato di molti attori locali: il Comune di Salerno, la Mediateca MARTE di Cava Dè Tirreni, la Fondazione Salerno Contemporanea, il Teatro Antonio Ghirelli (TAG), l’Università degli Studi di Salerno, la Rete Radiè Resh gruppo di Salerno, la Fondazione Alfonso Gatto e l’ANPI sezione di Salerno, l’associazione "donne se non ora quando", sezione di Salerno.

 
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Il calendario e le location nel dettaglio:

Le attività si svolgeranno in parte presso il MARTE di Cava De’ Tirreni, in parte presso l’Università degli Studi di Salerno e in parte presso il TAG di Salerno:

1. 6 Marzo 2014 - ore 19:00 - Isabella Camera D’Afflitto in “femminismo arabo:
dall’Egitto alla Palestina” al MARTE (Mediateca, Arte, Eventi) di Cava De Tirreni. Saluto di Ermanno Guerra, Assessore del Comune di Salerno alla Cultura e Università

2. 25 Marzo 2014 ore 15:30 - Sahera Dirbas e la proiezione del suo film “Jerusalem Bride” all’Università di Salerno - Aula Imbucci. Saluti istituzionali di Ermanno Guerra, Assessore del Comune di Salerno alla Cultura e Università. Presentano Alfonso Amendola, Isabella Camera D’Afflitto, Luca Ricciardi.

3. 24 Aprile 2014 ore 21:00 - Dalal e Omar Suleiman nello spettacolo teatrale “Mi chiamo Omar” scritto e diretto da Luisa Guarro al TAG (Teatro Antonio Ghirelli) di Salerno. Saluto di benvenuto di Antonio Bottiglieri, Presidente della Fondazione Salerno Contemporanea. Conclusione con cena araba.

4. 11 Maggio 2014 - ore 21,00 - Amal Ziad Kaawash in concerto “Canzoni dalla Palestina e dal mondo arabo”, in prima nazionale, al TAG (Teatro Antonio Ghirelli) di Salerno con i musicisti Helmi M’hadhbi, Oud (liuto arabo)e John Salins, percussioni.

Salerno, 1 marzo 2014

Maria Rosaria Greco
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tel 335 400854







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FEMMINILE PALESTINESE - SCHEDA PROGETTO

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femminile palestinese
la donna, l’arte, la resistenza



Anche Salerno aderisce alla campagna nazionale di “Cultura è Libertà” con la rassegna “femminile palestinese - la donna, l’arte, la resistenza” curata da MariaRosaria Greco, con il sostegno e il partenariato di molti altri attori locali: l’associazione “Osservatorio Palestina”, la Mediateca MARTE di Cava Dè Tirreni, la Fondazione Salerno Contemporanea, il Teatro Antonio Ghirelli (TAG) e l’Università degli Studi di Salerno.

Aderiscono anche la Rete Radiè Resh gruppo di Salerno, la Fondazione Alfonso Gatto e l’ANPI sezione di Salerno e l’associazione “se non ora quando?” di Salerno.

Il progetto “femminile palestinese” si inserisce nella campagna nazionale che l’associazione “Cultura è Libertà” ha lanciato a gennaio scorso a Roma.

È una rassegna che accoglie e fa propria la mission di “Cultura è Libertà”, cioè la promozione e il sostegno della cultura palestinese, in quanto espressione dell’esistenza e resistenza di un popolo a cui è negata la propria identità. In questa direzione si muove da anni anche l’associazione “Osservatorio Palestina” che diffonde tutte le culture del mediterraneo con la convinzione che il mediterraneo debba essere luogo di incontro e di confronto di culture e non una barriera che divide il mondo “civile” da quello “incivile”.

Nello specifico, con questo progetto, si vuole dedicare una particolare attenzione al ruolo femminile nel mondo arabo con l’intenzione di analizzare e sottolineare l’importanza del contributo femminile nella cultura palestinese, sia nei movimenti femministi dall’Egitto alla Palestina, sia nelle varie discipline artistico-culturali. La creatività contro l’occupazione, contro la colonizzazione, contro la diaspora, contro la discriminazione, contro la violenza. Le donne sanno mettere in discussione i confini e le narrazioni dell’occupazione. Quindi letteratura, poesia, cinema, teatro, musica, cartoons, di ieri e di oggi, diventano gli scenari di questa resistenza creativa femminile.

Il programma della rassegna “femminile palestinese” inizia il 6 marzo, in prossimità della giornata internazionale della donna, e prevede quattro momenti di approfondimento con le testimonianze di donne palestinesi o di donne che si occupano di Palestina.

1. Il primo appuntamento è il 6 marzo p.v., con Isabella Camera D’Afflitto, salernitana, professore ordinario di letteratura Araba Moderna e Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma; arabista di fama internazionale, ha tradotto e curato la pubblicazione di importanti autori palestinesi, uno tra i tanti Ghassan Kanafani. Da anni diffonde e promuove la cultura araba, oltre che attraverso le varie Case Editrici anche attraverso la rivista Arablit di cui è direttrice. In uno dei suoi libri “cento anni di cultura palestinese” dedica una particolare attenzione al ruolo della donna dai primordi del femminismo alle più recenti battaglie per i diritti civili. Il suo intervento sarà dedicato al “femminismo arabo: dall’Egitto alla Palestina”.

2. Il secondo appuntamento è il 25 Marzo p.v., con Sahera Dirbas, regista indipendente palestinese, nata a Haifa e residente a Gerusalemme. In un’intervista racconta delle sue forti motivazioni che l’hanno portata al cinema: “volevo trasmettere la storia profonda, intima, della mia terra e della mia gente”. La sua passione infatti è il recupero della storia dei villaggi palestinesi distrutti nel 1948, e dare voce a protagonisti di una diaspora che stanno via via spegnendosi o “abituandosi alla situazione di occupazione, vissuta quasi come normalità, mentre di normale non ha nulla”. Fra i suoi lavori più conosciuti “Straniero a casa mia”, “Una manciata di terra”, “il villaggio Deir Yassin e il massacro” “La sposa di Gerusalemme”. Con lei assisteremo alla proiezione di Jerusalem Bride (la sposa di Gerusalemme).

3. Il terzo appuntamento, il 24 Aprile p.v., è con Dalal e Omar Suleiman e la loro compagnia che presenteranno lo spettacolo teatrale “Mi chiamo Omar” scritto e diretto da Luisa Guarro. Va in scena in questo spettacolo la memoria e il racconto fra immagini e suggestioni. È la storia di una famiglia palestinese attraversata dalla storia della Palestina. Una memoria delicata, che suscita ammirazione e insieme un senso di inadeguatezza, è più forte di qualsiasi denuncia politica o filosofica: parla di una casa in un remoto villaggio della Palestina, terra di battaglie, di soprusi e violenze, di cui quasi nel racconto non c’è traccia, se non come malinconico sottofondo nella consapevolezza di chi ascolta.

Viene mostrata una vita quotidiana, lontana, altra, lenta, primordiale, mentre l’ombra lunga del narratore, dietro un telo illuminato di contro, cucina per gli spettatori e li guida nel viaggio (su quel telo appaiono immagini e poi traduzioni delle poesie arabe recitate in lingua). Gli spettatori sono invitati a cena, sono ospiti e vengono accolti sul palco e immersi nella scena, resa calda ed accogliente dalle musiche arabe e dagli odori dei cibi.

4. Il quarto appuntamento, l’11 Maggio p.v. al Teatro Ghirelli di Salerno, chiude la rassegna con la voce e la penna di Amal Ziad Kaawash, giovane cantante e illustratrice la prima volta in Italia (e prima nazionale a Salerno), nata in Libano nel 1981 da una famiglia di profughi palestinesi provenienti dal villaggio di Meiroun (nel distretto di Safad) evacuato nel 1948 e distrutto come molti altri villaggi palestinesi. E Meiroun è appunto il nome della creatura disegnata da Amal, una bambina ombra, dalle lunghe trecce che guarda alla luna come a un sogno lontano e irraggiungibile: il ritorno al suo villaggio, alla sua terra. E’ struggente e intenso il desiderio di ritornare in quella Palestina lontana . Eppure questa creatura così fragile, indifesa, con le sue lunghe trecce di bambina, continua a sognare e a pensare alla luna. Meiroun incarna la forza e la determinazione di un popolo che non si arrende, che resiste. La Kaawash, che ha studiato canto e composizione all’Istituto Nazionale di Musica in Libano e arte alla London’s Fine Arts School, oggi è collaboratrice del quotidiano libanese Es-
Safir e vive e lavora a Beirut. In un’intervista ha dichiarato: “Per me, Meiroun rappresenta tutti i palestinesi, tutte le donne arabe e tutte le donne del mondo”. E noi vogliamo essere tutte Meiroun.


Il calendario e le location delle iniziative di “femminile palestinese”.

Le attività si svolgeranno in parte presso il MARTE di Cava Dè Tirreni, in parte presso l’Università degli Studi di Salerno e in parte presso il TAG di Salerno:

1) 6 Marzo 2014 – ore 19,00 - Isabella Camera D’Afflitto in “femminismo arabo: dall’Egitto alla Palestina”. Saluto di Ermanno Guerra, Assessore alla Cultura e Università, al MARTE (Mediateca, Arte, Eventi) di Cava De Tirreni

2) 25 Marzo 2014 – ore 15,30 - Sahera Dirbas e la proiezione del suo film “Jerusalem Bride” all’Università di Salerno – Aula Imbucci. Presentano Ermanno Guerra, Alfonso Amendola, Isabella Camera D’Afflitto, Luca Ricciardi.

3) 24 Aprile 2014 – ore 21,00 - Dalal e Omar Suleiman nello spettacolo teatrale “Mi chiamo Omar” scritto e diretto da Luisa Guarro, saluto di Antonio Bottiglieri, al TAG (Teatro Antonio Ghirelli) di Salerno. Conclusione con cena araba.

4) 11 Maggio 2014 – ore 21,00 - Amal Ziad Kaawash in concerto “Canzoni dalla Palestina e dal mondo arabo”, al TAG (Teatro Antonio Ghirelli) di Salerno con i musicisti Helmi M’hadhbi, Oud (liuto arabo)e John Salins, percussioni.

Salerno, 1 marzo 2014 Maria Rosaria Greco

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