EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)

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16- Canti del deserto (musica arabo andalusa)

DIVINAMENTE ROMA 15 - 24 marzo 2009
festival internazionale della spiritualità

 
diretto da: Pamela Villoresi,
promosso: dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, realizzato: dall’Ente Teatrale Italiano, in collaborazione con Arcus.

tema del festival: le diverse articolazioni del sacro




ingresso: libero fino ad esaurimento posti disponibili

Per Sacrarmonia e Le Voyage al Teatro Valle:
posto unico numerato - € 15,00 intero € 10,00 ridotto
biglietteria 06.68803794

Spettacoli con numero limitato di posti:
Canti nel deserto  max 150 posti
Il curato e il pagliaccio max 150 posti
Il ritorno alla fede del cantante di jazz max 150  posti
La passione max 100 posti
Tibetan Praye max 200 posti

info: www.enteteatrale.it – 06/44013260


PROGRAMMA




* concerto

SANTA MARIA IN ARA COELI
sabato 15 marzo - ore 20.45

Associzione Roma Sinfonietta
SALMI DEL RE DAVID
di Luis Bacalov
dai Salmi XXII - XXIII per soprano, mezzosoprano, baritoni, coro e orchestra da camera
REQUIEM op.48
di Gabriel Fauré
per soli, coro e orchestra da camera versione del 1893
Orchestra Roma Sinfonietta
direttore Luis Bacalov
con il Nuovo Coro Sinfonico Romano
Maestro del Coro Stefano Cucci
soprano Anna Carbonera
baritono Roberto Abbondanza

Musicista, premio Oscar, Luis Bacalov dirige i Salmi del Re David, già composti per un film sulla vita di Papa Giovanni Paolo II. Una partitura, profonda espressione di spiritualità, capace di contenere una koinè ampia – dall’ebraico al latino, all’italiano, lo spagnolo, il francese e l’inglese -  composta ed orchestrata in funzione della specifica musicalità dei testi. La presenza dominante dell’arpa, nonché dei flauti e di alcuni strumenti a percussione, assicurano echi biblici di grande fascino ed emozione. L’atmosfera di antica suggestione di tutto il concerto - eseguito dall’Orchestra Roma Sinfonietta - si completa con l’esecuzione del celebre Requiem op.48 di Fauré. Questa serena meditazione sul grande mistero della morte, si caratterizza per la presenza delle voci bianche del Nuovo Coro Sinfonico Romano, guidate dal maestro Stefano Cucci.



* concerto
 
HORTI SALLUSTIANI
domenica 16 marzo - ore 16.00

Gruppo musicale ONS
CANTI DEL DESERTO
a cura di Tawil Saleh
liuto e canto Tawil Saleh
violino Carlo Cossu
percussioni Georg Alf, Simone Pulvano
canto Sonia Magoili

Privilegiando la particolare costruzione melodica della musica araba, che si riserva una libertà d’improvvisazione ben legata all’abilità degli interpreti, il gruppo ONS propone un suo ampio repertorio. Attraverso il canto e i suoni, il maestro Saleh, supportato dalla perizia di uno degli ensemble più accreditati e riconosciuti per l’esperienza e la raffinatezza dell’esecuzione, interpreta pensieri e preghiere del grande culto islamico. Le sonorità egiziane, nonché le suggestioni arabo-andaluse, si fondono a creare una musica orientale che diventa il compendio felice tra la tradizione e la contemporaneità. Insieme sul palco artisti - arabi ed italiani – che, attraverso l’utilizzo di strumenti antichi e moderni rarissimi, trasmettono al pubblico la ricchezza e la complessità di una musica che abbina la cultura occidentale a quella orientale.



* concerto

TEATRO VALLE
lunedì 17 marzo ore 20.45

Liberamusic
SACRARMONIA
concerto di Antonella Ruggiero
pianoforte e armonium Mark Harris
violino e dilruba Carlo Cantini

Sacrarmonia è il progetto con il quale Antonella Ruggiero, raffinata interprete di sonorità lontane e percorsi evocativi, intende il suo viaggio tra le contaminazioni della musica sacra di tutto il mondo. Un cammino nello spazio e nel tempo che, intrecciandosi alla sua naturale curiosità di artista ed incontrando l’istintivo desiderio di attraversare i confini di filosofie e tradizioni diverse e distanti tra loro, riserva una particolare attenzione alla musica cristiana, disegnando un’ideale colonna sonora dello spirito. Un mosaico ricco ed intricato di segnali ed archetipi suggeriti ed esplorati alla luce di stimoli culturali e linguaggi tradizionali. Una perlustrazione di territori e saperi carichi di storia e memoria, condivisi con i suoi musicisti in un concerto di superiore qualità e di sicura espressività.



* recital

MACRO Museo d’Arte Contemporanea
martedì 18 marzo ore 20.45

Officine della Cultura
IL RITORNO ALLA FEDE DEL CANTANTE DI JAZZ
di Enrico Fink
voce, flauto traverso Enrico Fink
sassofoni Stefano Bartolini
sax, clarinetto Francesco Bigoni
pianoforte Alfonso Santimone
contrabbasso Giulio Corini
batteria Zeno de Rossi

Un concerto di suoni e parole, frutto della rielaborazione in chiave contemporanea e jazzistica di musica ebraica italiana: Enrico Fink è l’autorevole e curioso cantore, capace di creare un singolare incontro tra la poesia yiddish, i canti religiosi dell’est europeo, le improvvisazioni elettroniche moderne. Insieme a cinque musicisti, le liturgie ebraiche di un tempo ritrovano le sonorità italiane di luoghi specifici come Ferrara e Firenze, per diventare una cultura altra, personale, da cantare in uno spazio privato della mente. Protagonista quindi, una riflessione in musica sul ricordo e le emozioni della memoria, a partire dalla vicenda del primo film sonoro della storia del cinema Il cantante di jazz: il musicista ebreo Al Jolson abbandona i fasti di Broadway per riscoprire le proprie radici culturali e dimostrare che l’attenzione al passato, alla storia, alle radici è il presupposto per ogni innovazione e progresso.



*presentazione libro


TEATRO VALLE
mercoledì 19 marzo ore 18.30

MICHA VAN HOECKE

di Carmela Piccione
edizioni Ila Palma
interviene Caterina d’Amico

Una vera e propria autobiografia dell’anima e delle emozioni prende forma nel libro appena uscito di Carmela Piccione intitolato al ballerino - edito da IIa Palma -. Un viaggio nel quale fissare per immagini inedite e ricordi segreti, il percorso privato e pubblico di Micha van Hoecke. Attraverso una lunga intervista-omaggio la giornalista - che ha immaginato questo incontro come una necessità, un dovere morale nei confronti di uno straordinario interprete del nostro tempo - si è messa in ascolto di una cronaca della vita vera nella quale recuperare, come tasselli di un mosaico prezioso, presenze – Cristina e Riccardo Muti, luoghi – Ravenna e l’Italia, e confessioni insospettabili nell’esistenza di un uomo alla ricerca di una sua verità.



* balletto

TEATRO VALLE
mercoledì 19 marzo ore 20.45

Ensemble di Micha van Hoecke
Fondazione Ravenna Manifestazioni
LE VOYAGE
di Micha van Hoecke
con Miki Matsuse, Marzia Falcon, Catherine Pantigny, Michela Caccavale, Yoko Wakabayashi, Sonia Bertin, Tiziana Minio, Viola Cecchini, Erica Tamagnini, Mauro Ferilli, Raffaele Sicignano, Antonio Aguilla, Burin Cerloj, Alessandro Pucci, Michele Simone

Un passaggio autobiografico nella cultura russa per Micha van Hoecke: il danzatore-coreografo e regista, è impegnato in Le Voyage come in un intenso ritorno alle proprie origini. Il ballerino, celebre nel mondo, crea questa partitura affidandosi ad un mosaico culturale di musiche e canzoni tzigane, appartenute alle nenie della sua infanzia, alla sua tradizione familiare, e in questo spettacolo ritrova la necessità di riaffermare le radici come simbolo di una nuova partenza. Più che un racconto, sono sentimenti e stati d’animo: non c’è la ricerca di effetti di scena ma l’intento di lasciare spazio all’emozione pura, al gioco teatrale, alla danza dell’anima. Con il suo ensemble storico, al quale l’artista dedica questa creazione, van Hoecke rende ancora una volta l’idea di un teatro totale nel quale fondere il movimento della danza, la sonorità del canto, la passione della recitazione, la magia della musica.



* concerto

CONSERVATORIO DI SANTA CECILIA
giovedì 20 marzo ore 20.45

Hesperion XXI
PEREGRINAJE DE LAS ALMAS
un progetto di Jordi Savall
canto Montserrat Figueras
canto e liuto Ferran Savall
flauti Pierre Hamon
oud Driss el Mamoumi
salterio Begoña Olavide
santuri, morisca e percussioni Dimitri Psonis
danza Shantala Shivalingappa
rebec, lira, rebab, direzione Jordi Savall

Un canto dedicato al dialogo tra l’Oriente e l’Occidente, oltre l’incontro tra culture e credenze, per recuperare la speranza e la vicinanza di civiltà che sembravano lontane, addirittura nemiche, e che invece sono straordinariamente complici e vicine. Dunque ascoltare queste musiche, ingegnosamente raccolte dal progetto di Jordi Savall, supera l’emozione estetica per tradursi nel riconoscimento di un’umanità riconciliata, capace di ritrovare l’armonia che solo l’arte sembra rendere possibile. Sulla scena sonorità arabe, ebraiche, indiane, arabo-andaluse per musicisti, cantanti e danzatori - le soliste Montserrat Figueras e Ferran Savall e la ballerina indiana Shantala Shivalingappa - che fanno rivivere la comunanza delle origini dei popoli del Mediterraneo, abbattendo per una sera i confini e l’incomunicabilità tra le culture e i linguaggi, in uno straordinario dialogo delle anime.



* festa tradizionale

TEATRO VALLE
venerdì 21 marzo ore 10.30

LA FESTA DI PURIM
con gli alunni della Scuola primaria ebraica Vittorio Polacco

Legata ad antichi riti, alla liturgia nata intorno alla lettura del Rotolo di Ester, La Festa di Purim è il giorno più gioioso del calendario ebraico, festeggiato ed amato dai bambini: durante questa ricorrenza infatti, si dava sfogo all’aggressività, in una sorta di rito collettivo liberatorio. In seguito le tendenze quasi buffonesche si sono trasformate in vere e proprie rappresentazioni teatrali che risalgono al ‘500. Una specie di commedia dell’Arte ebraica con maschere e costumi d’epoca affidata all’improvvisazione: oggi, quell’antico divertimento recupera le storie dei personaggi dell’Antico Testamento proposte in scena dagli alunni della Scuola Ebraica Vittorio Polacco. Le atmosfere e i colori della festa si mescolano alle rappresentazioni comiche recitate durante il martedì grasso per un entusiasmante incontro tra culture.



* recital

TEATRO GOLDONI DI PALAZZO ALTEMPS
venerdì 21 marzo ore 20.45

La Gazzaladra srl
LA PASSIONE
di Mario Luzi
diretto e interpretato da Pamela Villoresi
con Andrea Bacci
musiche originali Luciano Vavolo
viola e chitarra Paolo Clementi
clarinetto Nicola Innocenti
violino Angela Savi
violoncello Elisabetta Sciotti
flauto e chitarra Luciano Vavolo

Quasi una manifestazione dei sentimenti del poeta, questa particolare interpretazione dei versi di Mario Luzi, eseguita e diretta da Pamela Villoresi. Questo recital diventa per l’attrice toscana un modo per rendere un omaggio sentito all’artista scomparso tre anni fa, recuperando un cantico scritto - per espressa volontà di Giovanni Paolo II – in occasione di una tra le più dolorose e devote vie Crucis di Sua Santità, nel 1999. Un intenso monologo di Gesù rivolto al proprio Padre, quasi un confronto tra l’umano e il divino presenti proprio nella sofferenza di Dio. Una poesia intrisa di profonda religiosità, recitata con attenzione e sensibilità di donna, madre e artista completa, tanto da essere molto apprezzata dal poeta stesso, aspetto che la rende, oggi, forse la più intensa ed appassionata interprete dell’opera luziana.



* recital

HORTI SALLUSTIANI
sabato 22 marzo ore 20.45

Associazione Culturale Psicoanalisi Contro
Compagnia Teatrale Sandro Gindro
IL CURATO E IL PAGLIACCIO
di Sandro Gindro
adattamento e regia Daniela Morelli
con Alessandro Haber
l’angelo Cecilia Allamprese
musiche Maurizio Camardi
sassofoni, duduk Maurizio Camardi
sassofoni, flauto Stefano Fariselli
tastiere, elettronica Alfonso Santimone

Lettura e musica dal vivo per un recital ispirato all’opera di Sandro Gindro, psicanalista e drammaturgo scomparso nel 2002. Il fondatore della rivista “Psicanalisi contro” ha scritto, tra l’altro, due atti unici nei quali il protagonista – il curato, personaggio dibattuto tra le due anime di prete e di pagliaccio  – si pone la questione del credere o meno all’esistenza di Dio. In scena Alessandro Haber, artista singolare nel rendere l’io ed il suo doppio, in un personaggio mistico ma concreto in grado di porsi domande e ammettere infine l’esistenza del Creatore, nonostante il mistero della morte, nonché quello della creazione e della fede. Guidato dalle parole dubbiose di Sandro Gindro dunque, a sua volta impegnato nella ricerca di risposte ed interrogativi, l’attore costruisce la sua performance scontrandosi con i suoi personali interrogativi.



* concerto

BASILICA DI SAN MARCO
domenica 23 marzo ore 16.00

Jazz Studio Orchestra
SECOND SACRED CONCERT
di Duke Ellington
per soli, coro e orchestra
con la Jazz Studio Orchestra
solisti Paolo Arnesano, Piero Dotti
coro Black & Blues
direttore Paolo Lepore

Un’occasione rara per ascoltare il capolavoro di Duke Ellington, uno dei più grandi compositori e musicisti jazz del ‘900 che in Second Sacred Concert aveva trovato la celebrazione della sua profonda religiosità. L’opera rappresenta l’espressione più alta della musica “ellingtoniana” di ispirazione sacra, segnata da un clima di festosa preghiera, favorito anche dall’intensità dei gospel e dalla solennità degli spirituals. In un crescendo di coro, solisti e musica, il maestro Paolo Lepore e la Jazz Studio Orchestra restituiscono quel clima travolgente, gioioso e solenne, aperto al puro e semplice divertimento della riflessione intensa: un senso di ottimismo e di speranza definisce quindi tutta la composizione fin da quando fu scritta, nel 1968, subito prima di essere rappresentata nella cattedrale di St. John a New York.



* concerto

CASA DEL CINEMA
lunedì 24 marzo ore 11.00

TIBETAN PRAYER
concerto di Yungchen Lhamo
fiati, percussioni, tastiere Büdi Siebert

Musa di Peter Gabriel, Yungchen Lhamo è l’ambasciatrice nel mondo del grido di libertà del popolo tibetano. La dea della canzone – questo il significato del suo nome – mette l’inconfondibile voce al servizio di canti devozionali basati sui mantra della sacra tradizione buddista; sola sul palco questa donna minuta e dal fascino stimolante, cattura il pubblico intonando melodie che trasmettono un messaggio di speranza, fede, spiritualità. La patria lontana, quel Tibet che le diede i natali e dal quale fuggi dopo l’invasione cinese alla volta dell’India, diventa il sottotesto per ogni sorta di benedizione e promessa di prosperità. Ne sono portatori i canti tradizionali che l’artista ha raccolto nel tempo, che raramente l’occidente ha avuto modo di ascoltare nella loro purezza, e ne è testimonianza la sincera interpretazione vocale di un artista che non teme eguali.

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