EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)

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29-30-31- Ritorno ad Haifa (teatro)

29-30-31 ottobre 2009


RITORNO A HAIFA
di Ghassan Kanafani

traduzione Isabella Camera D'Afflitto
Regia di Carlo Orlando
Con Eva Cambiale e Carlo Orlando
Assistente alla regia Luigi Albert
Consulenza registica messa in scena e training attori Andrea Lanza
Elementi scenici Balthasar Brennesthul
Organizzazione Lisa Raffaghello
Produzione Narramondo Teatro
 


ore:21.00

presso: teatro Arvalia, Roma
via Quintino Majorana 139 (adiacente stazione trastevere)
www.teatroarvalia.it

costo: 12E - ridotto 10E / +2 E tessera associativa

SCONTI PER GLI STUDENTI DI STUDI ORIENTALI


Organizzazione e Promozione:

Lisa Raffaghello / Cell 333 6132594 / Tel e fax 0143 468014

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Gaea Riondino / Cell 340 2802463

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Info www.narramondo.it

 

Per la prima volta nella letteratura araba uno scrittore palestinese ci parla di due diaspore: quella palestinese e quella ebraica, accomunate da un unico tragico destino. Said, palestinese di Haifa, torna con la moglie, dopo vent'anni di esilio, nella sua città natale per rivedere fugacemente i luoghi amati e la sua casa, ora abitata da una famiglia di ebrei polacchi scampati ad Auschiwitz, e per cercare il figlio, abbandonato durante la repentina e tragica fuga. Con grande umanità e forza emotiva, Ghassan Kanafani ci accompagna in questo viaggio nel presente e nel passato, dove riaffiorano da entrambe le parti il disagio e la tristezza della situazione, in un groviglio di sentimenti e passioni umane.
La scelta di questo testo parte dalla volontà, come spiega il regista Carlo Orlando “di ristabilire una verità politica e umana: schierarsi al fianco di Kanafani, alle legittime rivendicazioni del suo popolo, al diritto dei profughi palestinesi a ritornare nella loro terra. Lo stile è quello di una narrazione, semplice e diretta, mai compiaciuta, che si abbandona al flusso poetico della prosa dell’autore e che, con il procedere della storia, si trasforma, e trasforma lo spettacolo, in “teatro di situazione” senza quarta parete in cui gli attori sono chiamati non a interpretare naturalisticamente la scena, ma a sostenerla con una recitazione “epica”.


'Il regista e interprete Carlo Orlando, con accanto Eva Cambiale hanno il merito di aver proposto questo
grande e sconosciuto racconto dello scrittore palestinese, un piccolo capolavoro (...)
Non so se nella celebratissima letteratura israeliana vi sia qualcosa di simile, di così chiaro,
di così emblematico a proposito del conflitto mediorentale, il  nocciolo della storia contemporanea.'
( Franco Cordelli, Corriere della Sera )
 


 

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