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IL LAVORO SOTTO OCCUPAZIONE

62 anni di occupazione israeliana della Palestina hanno sempre significato l’isolamento e la devastazione dell’economia palestinese e condizioni sempre più drammatiche per chi è soggetto a ogni meccanismo di esclusione dal mercato del lavoro, come il continuo ricorso alla manodopera dal Sud-Est asiatico o da paesi come l’Egitto, la Giordania, il Marocco. Il controllo militare del territorio e delle risorse e le politiche di apartheid e di pulizia etnica della popolazione contribuiscono da sempre allo strangolamento di qualsiasi tentativo di sviluppo della produzione “industriale” palestinese.
Intanto nel mondo crescono le adesioni alla campagna per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro l’economia di guerra israeliana che, attraverso l’appello del 2005 di decine di associazioni e comitati della società civile palestinese, continua a coinvolgere la solidarietà internazionale alla lotta di liberazione palestinese in modo sempre più intenso e capillare, per un concreto sostegno al diritto del popolo palestinese a vivere e lavorare dignitosamente sulla propria terra.

Roma, Mercoledì 31 marzo ore 17,30 - Sala Pintor di Carta
Via dello Scalo di San Lorenzo 67

INCONTRO PUBBLICO CON
WEHBI BADARNI, attivista e sindacalista palestinese del sindacato “Sawt al A’mel” - La Voce del Lavoratore

Interverranno
Emidia Papi – RdB
Vincenzo Miliucci – Cobas
Roberto Cortese - SdL

Forum Palestina / Campagna Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni – Italia