EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)

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1- Presidio ambasciata israeliana con FREEDOM FLOTTILLA (manifestazione)

1 giugno 2010

Manifestazione davanti all'ambascita israeliana ore 17,30 - Roma

via Mercati Michele 14

( Via Ulisse Aldovrandi, zona Parioli, vicino al bioparco)

------------------- di seguto i comunicati--------------

MARINA ISRAEL IANA ATTACCA DAL MARE E

DAL CIELO LA FLOTTIGLIA DELLA PACE

È STRAGE

 

Questa mattina alle ore 4.30 col favore del buio della notte la marina da guerra

israeliana ha attaccato la Freedom Flotilla in acque internazionali con navi ed

elicotteri causando decine di morti e feriti tra gli attivisti per i diritti umani a

bordo della nave turca Mavi Marmara.

 

IMMEDIATE LE REAZIONI IN TUTTO IL MONDO

 

Chiediamo:

·  al Governo Italiano, a tutte le istituzioni nazionali, europee ed internazionali

che lo Stato di Israele venga ricondotto al rispetto del diritto

internazionale e delle convenzioni che regolano i rapporti fra Stati.

·  che venga fermamente condannata l'"operazione" israeliana in quanto

illegale. Il comportamento del governo israeliano non è nuovo a tali azioni.

Ancora una volta si macchia di crimini ingiustificati: si ricordi l’operazione

piombo fuso contro l’inerme popolazione di Gaza

·  Che tutti gli attivisti e le attiviste, insieme alle navi e al materiale sequestrato

vengano rilasciati immediatamente

 

Le sei navi della Freedom Flottilla con centinaia di attivisti internazionali

navigavano pacificamente verso Gaza. Quello di Israele è stato un attacco vile

ed illegale, contro civili inermi, in acque internazionali. Le navi portavano solo

materiale indispensabile alla sopravvivenza della popolazione di Gaza ed erano

state controllate alla partenza da ispettori internazionali.

La popolazione di Gaza è stremata dall’assedio che Israele, col sostegno della

comunità internazionale, ha imposto da più di tre anni.

 

Ribadiamo che le barche che componevano la Flottiglia erano in tutto e per tutto

PACIFICHE * LEGALI * UMANITARIE

 

Continuiamo ad organizzare presidi e manifestazioni, inviamo

lettere di protesta al ministro Frattini (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e al

sottosegretario Letta (fax:066797428) che nonostante fossero stati

sollecitati ad intervenire nulla hanno fatto

Per continuare a seguire gli sviluppi: www.witnessgaza.com/it

 

Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

THE ISRAELI NAVY ATTACKS THE

FREEDOM FLOTILLA BY SEA AND BY AIR

A MASSACRE

 

At 4:30am this morning, under the cover of darkness, the Israeli navy attacked the

Freedom Flotilla in international waters with warships and helicopters, causing

dozens of deaths and injuries among human rights activists on board the Turkish

vessel Mavi Marmara.

 

IMMEDIATE REACTIONS WORLDWIDE

 

We demand that:

·  The Italian government as well as all national, European and international

institutions obligate the State of Israel to respect international law and

conventions that govern relations between states.

·  The illegal Israeli "operation" be strongly condemned. The actions of the

Israeli government are not new, and once again, it has committed unjustified

crimes: Lest we forget Operation "Cast Lead" against the defenseless

people of Gaza.

·  That all the activists, along with the ships and material seized, be released

immediately.

 

The six ships of the Freedom Flotilla, with hundreds of international activists on

board, was navigating peacefully toward Gaza. The Israeli attack was a cowardly

and illegal action against civilians, in international waters. The ships were carrying

nothing more that material essential to the survival of the people of Gaza and had

been checked upon departure by international inspectors.

The population under immense strain due to the siege that Israel, with support

from the international community, has imposed on Gaza for more than three years.

 

We reiterate that the boats that made up the flotilla were in all respects

PEACEFUL * LEGAL * HUMANITARIAN

 

We will continue to hold protests and demonstrations. Send letters

of protest to Foreign Affairs Minister Frattini (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

and Deputy Minister Letta (fax: 06 6797428), who, despite having

been urged to intervene beforehand, have done nothing.

To continue to monitor developments: www.witnessgaza.com

International actions alerts: www.gazafreedommarch.org/cms/en/flotilla.aspx

 

Rome Palestinian Solidarity Network

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


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La Comunità palestinese invita tutti a manifestare oggi pomeriggio  alle ore 17.00 davanti all’ambasciata israeliana

 

( Via Ulisse Aldovrandi, zona Parioli, vicino al bioparco)

 

Per richiedere l’immediato rilascio degli attivisti internazionali e italiani sequestrati sulle navi nel Mar Mediterraneo e per protestare contro l’atto di pirateria israeliano che ha provocato dieci morti e moltissimi feriti.

 

Appuntamento oggi martedi 1 giugno alle ore 17.00 all’ambasciata israeliana

 

Tutte le reti di solidarietà con il popolo palestinese saranno in piazza

 

 

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Fateh – sezione Italia

 

Comunicato

 

Oggi la marina militare dell’esercito d’occupazione israeliana,

ha commesso l’ennesimo atto di brutale criminalità, nelle acque

internazionale, attaccando questa volta, i pacifisti solidali con la

causa palestinese. Che con la loro flottila erano diretti a Gaza,

trasportando con loro tonnellate di aiuti umanitarie alla sterminata

popolazione della striscia di Gaza, costretta a vivere, da quattro anni

circa, sotto un criminale assedio.

 

Il movimento di liberazione nazionale palestinese “fateh” sezione

Italia, esprime la sua piena condanna, di questo crimini, compiuto

contro gli attivisti della solidarietà, e chiede a tutti le forze politiche,

sociale, comitati di solidarietà e organizzazione internazionale, di

condannare, questa catena di assassini programmati, e l’occupazione

di un popolo, che subisce tuttora una pulizia etnica, iniziata 60 anni

orsono. E chiede alla comunità internazione, di considerare questo

governo israeliano illegale e fuori dalla comunità internazionale, e

di adottare tutte le misure di sanzione nei suoi confronti.

Esprime la rabbia e il profondo dolore, a tutti i partecipanti alla

flottila per questo vile atto, che ha causato la caduta di 19 morti e

decine di feriti, e chiede il rilascio immediato di tutti i componenti

della flottila, per poter proseguire la loro missione e raggiungere Gaza.

 

Rivoluzione fino alla vittoria!

 

Movimento di liberazione nazionale palestinese

Fateh – sezione Italia

 

Roma 31maggio201

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E' con profondo sdegno e sgomento che ho appreso questa mattina la tragica notizia dell'uccisione di 19 attivisti per la pace - membri della società civile internazionale, uomini e donne diretti verso la Striscia di Gaza - da parte dell'Esercito Israeliano, che ha assaltato con un atto di pirateria il convoglio umanitario. Tutto il dolore per le vittime e tutta la solidarieta` agli attivisti che sono in mare.
 
La Freedom Flottiglia - salpata da Cipro nei giorni scorsi per compiere una missione di pace, nel tentativo di rompere l`assedio imposto alla Striscia di Gaza, portando a bordo delle navi aiuti umanitari, materiali di prima necessità, cibo, cemento per la ricostruzione delle case dopo la distruzione causata dall'attacco israeliano "Piombo fuso" dell'inverno 2009 - è stata assaltata in acque internazionali in palese violazione della legalità internazionale, e del rispetto dei fondamentali diritti umani.
 
Israele ha mostrato ancora una volta che l`unica strada che sa usare e` quella militare, considerandosi, con arroganza, al di sopra delle leggi, in nome di un'ìmpunità che troppo spesso gli è stata garantita da una comunita' internazionale sempre disposta a non fare pagare il prezzo ad Israele delle sue violazioni.
 
E' un crimine contro l'umanità e la decenza quello di cui si è macchiata, colpendo un convoglio umanitario composto da attivisti e attiviste pacifici diretti verso la Striscia di Gaza per romperne l'assedio, che dimostra la realta` di un'occupazione militare che continua.
La motivazione addotta che gli internazionali aiutassero Hamas e' ridicola: chi aiuta la divisione dei palestinesi e' chi continua a punire collettivamente la popolazione di Gaza con l'assedio e tutta la popolazione palestinese con l`occupazione militare.
 
Aveva ragione David Grossman - scrittore israeliano - quando nel corso di una manifestazione nel quartiere di Sheik Jarrah, a Gerusalemme Est, contro l'espulsione di cittadini palestinesi dalle loro case da parte coloni israeliani, ha affermato che ormai Israele è come una pianta carnivora che divora anche se stessa.
 
Di fronte alla strage di civili compiuta da Israele, la comunità internazionale ed i governi del mondo prendano una posizione chiara ed inequivocabile, per dire basta una volta e per tutte all'impunità di uno stato che continua a perpetrare odio e violenza, violando continuamente il diritto internazionale e quello umanitario. Dia forza ed ascolti quelle voci che in Israele, insieme ai palestinesi, dicono che l'occupazione militare uccide tutte e tutti.
 
Luisa Morgantini
già Vice Presidente del Parlamento Europeo
Associazione per la Pace
 

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Da Adie Mormech in Gaza, http://outofgaza.wordpress.com/

COMUNICATO STAMPA
GAZA, PALESTINA
31 Maggio 2010

RICHIESTA DA GAZA UNA RISPOSTA GLOBALE ALLE UCCISIONI SULLA FREEDOM FLOTILLA

Noi,  Organizzazioni della Società Civile Palestinese che vive a Gaza e Attivisti Internazionali, chiediamo alla comunità internazionale e alla società civile di far pressione sui propri governi e su Israele affinchè cessino i sequestri e le uccisioni verificatisi a seguito dell’attacco Israeliano contro la Gaza Freedom Flotilla in navigazione verso Gaza, e si dia il via ad una risposta globale che chieda ad Israele di rendere conto dell’assassinio di civili stranieri in mare e di pirateria illegale verso imbarcazioni che trasportavano aiuti umanitari a Gaza..

Salutiamo il coraggio di tutti coloro che hanno organizzato questo iniziativa di aiuti e chiediamo un passaggio sicuro verso Gaza per le 750 persone di coscienza di 40 nazionalità diverse, tra cui 35 politici, intenzionati a interrompere l’assedio Israelo-Egiziano. Porgiamo le nostre più sincere condoglianze alle famiglie e agli amici che hanno perso i loro cari in questo attacco.  


Navigando direttamente verso Gaza, fuori dalle acque Israeliane, con merce illegalmente vietata da Israele, merce quale:  10.000 tonnellate di calcestruzzo, giocattoli, libri , cioccolata, pasta e materiale medico basilare, drammaticamente necessari, la flotilla sta esercitando il proprio diritto garantito dall’art.33 della Convenzione di Ginevra,  che dichiara chiaramente che la punizione collettiva è un crimine contro l’umanità.


La sofferenza causata dalla chiusura israeliana di Gaza è stata ampiamente documentata da
tutte le organizzazioni per i diritti umani. La più recente è Amnesty International, che nella
relazione annuale sui diritti dell'uomo ha concluso che l'assedio ha "acuito la già
profonda crisi umanitaria. Disoccupazione di massa, povertà estrema, insicurezza
alimentare, aumento dei prezzi dei beni alimentari causato da carenze di reperibilità hanno
costretto quattro abitanti di Gaza su cinque a dover dipendere dagli aiuti umanitari. La
portata del blocco e le dichiarazioni dei funzionari israeliani sulle ragioni,  sono la
dimostrazione che questo era stato imposto come forma di punizione collettiva nei confronti
degli abitanti di Gaza, in palese violazione del diritto internazionale". L'ONU dichiara in
continuazione che solo una piccola parte degli aiuti necessari sta entrando nella Striscia a
causa di quello che definisce un "assedio medioevale". In particolare, il direttore dell'UNRWA
a Gaza, John Ging, ha parlato della necessità che la flottiglia entrasse a Gaza. Il nuovo
Ministro degli esteri dell'Unione europea, Catherine Ashton, ha appena ribadito il suo
appello per "un'immediata, costante e incondizionata apertura dei valichi per il flusso di aiuti
umanitari, beni commerciali e persone da e per Gaza".

La popolazione di Gaza non sarebbe bisognosa, ma auto-sufficiente, e stiamo facendo il possibile per conservare una certa dignità nella vita a seguito di questa colossale devastazione per mano umana,  che priva così tanti delle basi della vita o delle aspirazioni minime per il futuro.

Noi, da Gaza, vi invitiamo a dimostrare e sostenere gli uomini e  le donne,  coraggiosi della Flottiglia , oramai assassinati in molti, durante una missione umanitaria. Insistiamo sulla
rottura delle relazioni diplomatiche con Israele, i processi per crimini di guerra e la tutela
internazionale dei civili di Gaza. Vi chiediamo di aderire al crescente movimento
internazionale per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro un paese che ancora
una volta dimostra di essere così violento e anche incontrastato. Vi chiediamo di unirvi alla crescente campagna internazionale di boicottaggio, disinvestimento e sanzionamento di una nazione che prova ancora una volta di essere così violento e ancora così impunito. Unitevi alla crescente
massa critica nel mondo che si impegna a far sì che il Popolo Palestinese torni ad avere gli stessi diritti di qualsiasi altro popolo, quando l'assedio sarà terminato, l'occupazione finita e
ai 6 milioni di rifugiati palestinesi sarà finalmente garantita giustizia.


Press Contacts:

Dr Haidar Eid: One Democratic Sate Group and University Teachers’ Association

Dr Mona El Farra: Middle East Children’s Alliance, Gaza 00.972(0)598.868.222

Adie Mormech: International Solidarity Movement 00.972(0)597.717.696

Max Ajl: Gaza Freedom March 00.972(0)597.750.798

Signatory Organisations:

The One Democratic State Group

University Teachers Association

Arab Cultural Forum

Palestinian Students’ Campaign for the Academic Boycott of Israel

Association of Al-Quds Bank for Culture and Info

Popular Committee against the Wall and Settlements

International Solidarity Movement

Palestinian Network of Non-Governmental Organisations

Palestinian Women Committees

Progressive Students Union

Medical Relief Society

The General Society for Rehabilitation

Gaza Community Mental Health Program

General Union of Palestinian Women

Afaq Jadeeda Cultural Centre for Women and Children

Deir Al-Balah Cultural Centre for Women and Children

Maghazi Cultural Centre for Children

Al-Sahel Centre for Women and Youth

Ghassan Kanfani Kindergartens

Rachel Corrie Centre, Rafah

Rafah Olympia City Sisters

Al Awda Centre, Rafah

Al Awda Hospital, Jabaliya Camp

Ajyal Association, Gaza

General Union of Palestinian Syndicates

Al Karmel Centre, Nuseirat

Local Inititiative, Beit Hanoun

Union of Health Work Committees

Red Crescent Society Gaza Strip

Beit Lahiya Cultural Centre

Al Awda Centre, Rafah

--
http://www.targetbrimar.org.uk

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JEWS FOR JUSTICE FOR PALESTINIANS
 
Jews For Justice For Palestinians (the largest alternative voice of Jews in the UK or Europe) utterly condemns Israel's aggressive military interception of the peaceful Free Gaza aid flotilla. We hold Israel responsible for the tragic deaths and injuries which this action caused.

We call on Israel to end the siege of Gaza which constitutes an illegal collective punishment of the whole population and to enter into good-faith negotiations for the establishment of a Palestinian state based on the 1967 borders.

We call on Her Majesty's Government to condemn this act of piracy, perpetrated in international waters, and to do all in its power to protect the unarmed British civilians sailing in the flotilla. We also call on Her Majesty’s Government to acknowledge that the only way to prevent more outrages in future is for Israel to end its occupation and settlement of Palestinian land and agree to the creation of a Palestinian state on the 1967 borders.

JfJfP signatory Moris Farhi MBE, the Turkish-born novelist and Vice President International PEN, said "I am outraged by the Israeli assault on the ships portaging aid to Gaza. Executed, in international waters, against unarmed civilians committed to a humanitarian undertaking and exacting a horrendous death toll, this attack is as vile a terror act as those committed by Islamic terrorists against Israel. It is time for the Israelis to open their eyes and see that their deadliest enemy is not outside the country's borders but inside, in the corridors of the Knesset."

 

JfJfP signatories are attending today's demonstration opposite Downing Street.

 

 

 

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