EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)

Mese precedente Giorno precedente Prossimo giorno Prossimo mese
Per Anno Per Mese Per Settimana Oggi Cerca Salta al mese

21-22-23- Sangue palestinese (teatro)

Ancora una messa in scena del bellissimo  "Sangue palestinese":

il  21 e il 22 dicembre a Roma all'Archivio 14 (via Lariana 14)

vedi la locandina al link http://www.forumpalestina.org/news/2010/Dicembre10/21-12-10RomaTeatroForsennato.htm

 

--------------------------------

TEATRO FORSENNATO - CONSORZIO UBUSETTETE

DICEMBRE 2010

 

Le Figurine Mancanti del 1978

Gli Ebrei sono Matti (primo studio)

finale Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti

Sangue Palestinese

5 dicembre 2010 - ore 18 e 20,30

11 - 12 dicembre 2010

22 e 23 dicembre 2010 - ore 21 (aperitivo dalle ore 18)

Teatro delle Molliche

Teatro India

Archivio 14

via Ruvo, 32 - Corato (BA)

lungotevere Vittorio Gassman , Roma

Via Lariana 14, Roma

 

 

Le Figurine

Mancanti del 1978

con

Dario Aggioli, Angelo Tantillo

ideato e diretto da

Dario Aggioli

disegno luci Dario Aggioli

consulenza Isabel Cortes Nolten

scenografie Irene Marini

aiuto-regia Susan El Sawi

 

Due figure raccontano due eventi allʼapparenza molto distanti.

Un bambino racconta i mondiali che si svolgono in Argentina. A lui interessa solo il gioco del calcio 

e non vede quello che cʼè intorno, vuole rimanere bambino e da tale si comporta: come tutto il 

resto del mondo pensa solo alle partite e al momento in cui la coppa sarà levata al cielo.

Un altro bambino racconta il dramma della dittatura e dei desaparecidos. Lui vede quello che cʼè

intorno e per questo non vuole più giocare. Come si può giocare per una nazione sconvolta dalla

dittature e desiderare di alzare la Coppa del Mondo nel proprio paese.

Argentina'78. Molte figurine ce l'ho, alcune son doppioni, altre desaparecidos.

Lʼimprovvisazione si sposa con la ricerca propria del teatro di narrazione. Il lavoro sul linguaggio

improvvisativo di Teatro Forsennato si innesta nel linguaggio di questa forma di teatro, rivisitandolo e

ribaltandolo. Le due tematiche, quella sportiva e quella storico-sociale, si intrecciano fino allo scambio

da parte dei narratori delle due storie.

 

RASSEGNA STAMPA

Quel che colpisce e attrae è la dimensione del gioco cui è ridotta, contrastata, lʼangoscia per un simile

dolore; mescolarlo al calcio, alla storia sportiva di quel campionato del mondo, è la carta vincente dello

spettacolo. A questo va aggiunta la funzione della musica che è importantissima e anchʼessa va a

contrastare la materia, una leggerezza attorno allʼorrore inappellabile.

Simone Nebbia, Teatroteatro.it

Le figurine mancanti del 1978 è uno degli spettacoli più riusciti degli ultimi anni (ha debuttato nel 2006), che si

distingue nel panorama del teatro contemporaneo italiano a tutti i livelli imponendosi per i risultati ottenuti. [...] Per

quanto il racconto si faccia sempre più terribile è sviluppato sempre su un registro ludico, in un crescendo

parossistico sostenuto da una performance viva dei due attori, sul palco e in platea [...] Le figurine mancanti del

1978 dovrebbe essere visto da tutti, specialmente oggi in un periodo di tentazioni revisioniste, girando magari nelle

scuole come esempio tra i più alti di teatro civile e della memoria.

Il Teatro Forsennato è una compagnia da seguire e da sostenere con una presenza copiosa in platea, in un

reciproco conoscersi, riconoscersi e ritrovarsi, tra pubblico e attori, tra cittadini diversamente impegnati,

squisitamente politico.

Alessandro Paesano, teatro.org

La ricerca de “Le figurine mancanti del 1978” è accurata nel presentare i fatti essenziali di un anno “fuori dal

mondo”. Questa, adeguatamente resa dalla formale semplicità del disegno luci che scompone lo spazio in

poche aree abitabili tinte di atmosfere diverse, è la sensazione: che ci si trovi in un angolo di fantascienza in

cui è permesso a uno o più paesi (vengono esplorate in una partita di Risiko le “complicità” di Usa, Urss e

Vaticano) di fare il proprio sanguinoso corso in totale libertà, mentre lʼattenzione del resto del mondo è

focalizzata su eventi di costume, su coppe dʼoro massiccio, bandiere e nomi di calciatori famosi.

Tutto molto in linea con lʼatteggiamento del “bambino che gioca alla guerra”, che insegna e compie torture

come fossero esercizi di aerobica, partecipa a manifestazioni in Plaza de Mayo come fossero girotondi,

lancia prigionieri dallʼaereo come fossero doppioni di figurine. Alla ricerca di una verità sgombra di

speculazioni filosofiche, per un teatro dʼinchiesta che sia anche e soprattutto narrazione, filtro poetico,

oggetti comuni (coperta, secchio, bandiera) che parlano e sinergia teatrale. Tutte parole chiave di questo

teatro della presenza e dellʼessenzialità.

Sergio Lo Gatto, KLP Teatro

Il teatro di Dario Aggioli, parallelamente a quello di Teatro Forsennato, associazione da lui fondata, è

l'esempio di come teatro di denuncia, teatro di narrazione, professionalità artistica e sensibilità umana si

possano unire in un percorso di divergenti visioni e molteplici esperienze teatrali proiettate verso un comune

sentire.

Emanuele Truffa Giachet, Meltinpot News

 

 

Gli Ebrei sono matti

con

Dario Aggioli, Angelo Tantillo

aiuto regia

Susan El Sawi

ideato e diretto da

Dario Aggioli

 

Durante il ventennio fascista, Enrico viene ricoverato contro il suo volere in un

manicomio. Una clinica vicino Torino, lontano dai suoi cari, dalla sua città e dai discorsi del

Duce da lui tanto amati.

Negli stessi anni, Ferruccio fugge da Roma, al confine svizzero si salva per puro caso da

una sicura prigionia, successivamente non torna nella capitale, ma rimane in Piemonte.

Quando però è costretto a fuggire di nuovo, un fortunato evento lo porta a “Villa Turina

Amione”, un manicomio in cui viene ricoverato sotto un altro nome: Angelo. Il direttore

della casa di cura, il Professor Carlo Angela, ha falsificato la sua cartella clinica, e per

insegnargli a comportarsi come un malato mentale, lo ha messo a contatto con Enrico,

uno dei più innocui tra i degenti. Così Ferruccio, per imparare a essere un altro, si

confronta con Enrico, il quale non riesce più ad essere se stesso da tempo.

Un matto vero, fascista, e un matto falso, ebreo, racconteranno la tragedia delle leggi

razziali attraverso la comicità della situazione.

 

 

Sangue Palestinese

con

Stefania Papirio, Sergio Lo Gatto,

Angelo Tantillo, Elisa Carucci

testo di riferimento

Marco Dotti

diretto da

Dario Aggioli

Il dipartimento di studi orientali dellʼuniversità La

Sapienza di Roma, in collaborazione con Marco Dotti,

giornalista e scrittore, Teatro Ateneo e Teatro

Forsennato, ha voluto commemorare i trentʼanni

dallʼomicidio di Wael Zuaiter, intellettuale palestinese,

con un evento teatrale.

Lo spettacolo narra le vicende di un commando

assassino che in pochi anni ha ucciso sette

intellettuali palestinesi, tra cui Wael Zuaiter, proprio a

Roma più di 30 anni fa. La storia ripercorre il

reclutamento, addestramento ed indottrinamento di questi da parte del Mossad, servizio

segreto israeliano, e la loro successiva cattura.

Le vicende personali di Zuaiter sono invece raccontate parallelamente da unʼamica.

Punto focale dello spettacolo è la presentazione dei popoli coinvolti nel conflitto israelianopalestinese

come sottomessi ad un sistema che li vuole vittime sempre, anche quando si è

carnefici. Inoltre Sangue Palestinese, ha rappresentato il lavoro del Teatro Forsennato

nella Rassegna promossa dallʼETI, “RESISTENZE”, nel dicembre 2003.

 

RASSEGNA STAMPA

Sangue Palestinese è principalmente unʼagghiacciante testimonianza di un potere che manda al macello e

usa tutti i modi possibili per rendere corresponsabili i pezzi umani che gli sono necessari al gioco al

massacro. […] Un gruppo diventa come unʼarma. La disumanizzazione prodotta dal ripetersi dei gesti

costanti attraverso un duro allenamento è finalizzata al colpo mortale

Adriano Marenco 19 maggio 2006 - La Rinascita della sinistra

 

Per Teatro Forsennato - Consorzio Ubusettete

Dario Aggioli

www.teatroforsennato.com

www.myspace.com/teatroforsennato

www.myspace.com/darioaggioli

indietro


Creative Commons License
I testi curati da Annamaria Ventura sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons.
Gli altri articoli sono di proprietà dei loro autori , sono stati riprodotti con il loro consenso e non sono utilizzabili per scopi commerciali senza autorizzazione dei loro rispettivi proprietari.