EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)

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15- MANIFESTAZIONI PER VITTORIO ARRIGONI

In questa pagina:

APPUNTAMENTI PER LE MANIFESTAZIONI PER VITTORIO ARRIGONI, COMUNICATI STAMPA E CRONOLOGIA DEL RAPIMENTO E DELL'ASSASSINIO

In piazza per Vittorio, perchè i suoi assassini non fermeranno le sue lotte. A Roma appuntamento alle 16.00 al Colosseo, a Milano alle 16.00 in Piazza del Duomo.la solidarietà con il popolo palestinese non muore.continueremo a sostenere i nostri fratelli e sorelle a Gaza,ce lo chiedono loro stessi,continuiamo l'impegno di Vittorio

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Con Vittorio e la Palestina nel cuore

A Roma appuntamento alle 16.00 al Colosseo

A Milano appuntamento alle 16.00 a Piazza del Duomo

A Genova presidio  dalle ore 10,00 in Via Roma

A Napoli  Sit-in davanti la Prefettura ore 17,00

Vicenza, Verona, Firenze

Freedom Flotilla Italia – Forum Palestina - Comunità Palestinese di Roma e del Lazio - Associazione Palestinesi in Italia –
Unione Sindacale di Base – Unione Democratica Arabo Palestinese – Comitato con la Palestina nel Cuore –
Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila - Radio Città Aperta - Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos (Campi Bisenzio) -
Comitato Palestina Bologna - Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino -
Gruppi di appoggio alla Palestina (Parma) - Collettivo Politico Fanon (Napoli) -
Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli – Italia dei Valori – Partito dei Comunisti Italiani –
Partito della Rifondazione Comunista – Rete dei Comunisti - Comitato Ricordare la Nakba (Torino) –
C.S.O.A. Askatasuna (Torino) – Net Antagonista Torinese – C.S.O.A. Murazzi (Torino) – C.U.A. Torino –
Area Antagonista Ska Officina (Napoli) – Coordinamento 2° Policlinico (Napoli) –
Coordinamento di Solidarietà con la Palestina (Napoli)

Info: 338-1521278 e 333-5601759

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Video Intervista a Vittorio Arrigoni

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Per Vittorio.

“A Gaza solo i morti hanno visto la fine della guerra. Per i vivi non c’è tregua che tenga alla battaglia quotidiana per la sopravvivenza.” Vittorio, noi ti ricorderemo con queste  tue parole e andremo avanti, verso la giustizia, accompagnati dalla tua esortazione, restiamo umani!

Vorremmo sapere da chi è stata armata la mano dei fanatici integralisti che t’hanno prima rapito e poi ucciso. Ma nessuno,  se non la realtà che tu descrivevi, ci fornirà le prove dei mandanti. Noi lo sappiamo quanto dava fastidio la tua voce senza moneta o ricatto che potesse zittirla! Sappiamo quanto l’assedio criminale e i bombardamenti quasi quotidiani  che Israele  somministra a Gaza, uscivano dal silenzio grazie alla tua voce, per ciò tanto fastidiosa all’orecchio dell’assediante e dei governi suoi amici e complici.

Il dolore non ci renderà immobili, né muti. Leggeremo ovunque le tue parole, ricorderemo ovunque il tuo esempio e le tue testimonianze. Se Israele pensa di essersi liberato di te per mano di folli integralisti, e se il governo italiano,  amico dichiarato e  sostenitore dello stato dell’apartheid pensa altrettanto, presto sarà chiaro anche a loro  che la tua vita  stroncata fisicamente ora si è espansa in ognuno di noi e verrà decuplicata e centuplicata nel nostro agire.

“I crimini di cui si sta macchiando Israele in queste ore vanno oltre l’immaginabile………….Qualcuno deve fermare questa carneficina…” Così scrivevi mentre le bombe al fosforo martoriavano i corpi dei gazaui, ma poi aggiungevi “Le manifestazioni in tutto il mondo dimostrano che esistono persone in cui credere, ma non sono ancora in grado di esercitare la pressione necessaria sui governi occidentali perché fermino i crimini di Israele.”

Vittorio, le tue parole echeggeranno ovunque, e il tuo viso diverrà familiare anche a chi ignorava la tua esistenza. Il tuo obiettivo è il nostro e cammineremo verso la fine dell’assedio e dell’occupazione sionista sapendoti accanto, come un amico  che non aveva paura della morte e che la morte non potrà più offendere.  

Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese

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Vittorio Arrigoni è stato ucciso. Che logica c'è dietro a questo orrore? Quale ragione sta dietro a questa irragionevole crudeltà? E' difficile capirlo, ma dobbiamo riuscire a farlo per poter sconfiggere l'aberrazione che ha mosso i suoi  assassini. Uccidendo questo uomo buono, intelligente e generoso,  chiunque  essi siano stati, i suoi assassini   hanno inferto un  colpo  duro   alla causa per la quale egli  si spendeva, come hanno fatto del resto coloro che hanno ucciso Juliano qualche giorno prima. Due omicidi, lo stesso effetto. Cui prodest?
Ed ora? Ora non è vero che ora non ci resti  che piangere inorriditi/e.     Per   conseravre in noi la sua memoria, abbiamo da moltiplicare   l'impegno per sostenere la  lotta   di liberazione  del popolo palestinese restando umani; abbiamo da battere l'inumanità dilagante in questo conflitto asimmetrico di Israele contro i palesinesi con un di più di umanità. Avrà senso così pensare che Vittorio, come Juliano,  conitnui  a lottare insieme a noi.
Ieri sera abbiamo improvvisato un presidio - che è durato tutta la notte -  in p.za Montecitorio per dar forza all'appello inviato al governo  tramite un fax  al sottosegretario Letta   "perché attivi ogni canale possibile e si metta in relazione con i gruppi responsabili del rapimento di Vittorio e con l'autorità palestinese di Gaza per l'immediata liberazione del nostro concittadino".  L'appello purtroppo non è servito. Malgrado le rassicurazioni pervenute  da più parti - che ci avevano fatto sperare che avremmo potuto festeggiare oggi la liberazione del nostro compagno ed amico - è accaduto il peggio. Ci ritroveremo perciò egualmente alle 10 al presidio in piazza Montecitorio per onorare Vittorio riprendendo subito la sua e la nostra lotta e  per chiedere con forza al governo ed al parlamento un cambio radicale  della politica italiana neiconfronti della Palestina e di Israele, poiché il rapimento e l'uccisione di Vittorio Arrigoni,     comunque siano andate le cose,   rientrano nel quadro degli innumerevoli e gravissimi frutti dell'illegittima  occupazione  di Israele dei territori palestinesi.
La Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese.  

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15/04/2011

L’assassinio di Vittorio Arrigoni non sia inutile.

 

Sembra di vivere in un incubo. Come spesso succede in Palestina,

quando sembra che il peggio sia già accaduto, ci riferiamo

all’inspiegabile uccisione di Jiuliano Mer Khamis a Jenin, il limite

dell’orrore si sposta ulteriormente in avanti.

Esprimiamo tutta la nostra sincera vicinanza alla sua famiglia, ai

compagni dell’International Solidarity Movement e a tutti coloro che

hanno avuto modo di conoscere Vittorio, soprattutto nel corso degli

ultimi anni, in cui nella Striscia di Gaza è stato un costante

riferimento per tutti noi.

Nel dicembre 2008, unico italiano, decise di rimanere al fianco della

popolazione di Gaza durante l'operazione Piombo Fuso, il massacro

perpetrato dall'esercito israeliano che ha provocato circa 1.400 morti

in meno di un mese. A questo si è aggiunto un lavoro quotidiano di

responsabilità e grande umanità, accanto alla popolazione di Gaza,

sottoposta alla punizione collettiva e ad un assedio illegale e

brutale da parte del governo di  Israele. Vittorio si è anche distinto

per un eccezionale lavoro di documentazione delle quotidiane

violazioni dei diritti umani della popolazione palestinese, oltre alle

attività d’interposizione fisica e di accompagnamento dei pescatori e

dei contadini di Gaza, impossibilitati a pescare e a lavorare le

proprie terre.

Oggi in diverse città della Cisgiordania e nella Striscia di Gaza sono

in corso manifestazioni pubbliche per ricordare Vittorio e per

chiedere che la legalità venga riportata nella Striscia di Gaza, per

una giusta pace e per la liberazione della popolazione dal brutale

assedio a cui è sottoposta ormai da quattro anni.

Siamo accanto ai palestinesi di Gaza e li ringraziamo della commossa

solidarietà che ci dimostrano in queste ore, loro prime vittime e

spettatori sgomenti dell’accaduto e primi orfani di questa voce che

negli ultimi anni è stata la loro voce e la loro piu’ diretta

testimonianza.

Invitiamo l’opinione pubblica a non operare la solita banale

equazione, fuorviante e controproducente tra palestinesi, terroristi,

islàm e fondamentalismi. Che questo sforzo di comprensione e di

analisi dell’accaduto sia anche un segnale di dovuto rispetto alla

memoria di Vittorio stesso, che con il suo lavoro di solidarietà

incondizionata ha dimostrato come il sentimento di umanità non ammetta

discriminazioni legate alle fedi religiose o alle appartenenze

culturali e politiche.

Facciamo appello alle autorità responsabili nella Striscia di Gaza

perché facciano luce sull'accaduto.

Ci aspettiamo che la comunità internazionale eserciti pressioni

affinchè questa ennesima tragedia non serva a giustificare un

ulteriore accanimento sulla popolazione civile di Gaza da parte delle

autorità israeliane. Chiediamo anzi che oggi piu’ che mai la

popolazione di Gaza non venga abbandonata al suo isolamento, vittima

inerme delle aggressioni militari, ma anche delle faide interne tra

fazioni che assolutamente non la rappresentano.

Le ONG italiane continueranno a garantire il loro impegno nella

Striscia di Gaza, come fanno ormai da tanti anni, per sostenere le

necessità della popolazione, per rafforzare le componenti della

società civile impegnata quotidianamente nella difesa della dignità e

dei diritti umani, per promuovere i principi della pace e della

solidarietà internazionale, come ha fatto Vittorio negli ultimi anni

della sua vita.

RESTIAMO UMANI.

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15/04/2011

Vittorio è stato  ucciso per dare un segnale:
“State alla larga da Gaza e dalla Palestina”

 

Le cause e la dinamica del sequestro e dell’uccisione di Vittorio Arrigoni, attivista e corrispondente  del movimento internazionale di solidarietà con la Palestina da Gaza,  sono in corso di ricostruzione. Alcune informazioni e alcune valutazioni possono però essere indicate sin da ora.

Vittorio era in procinto di rientrare in Italia per poter collaborare alla missione della Freedom Flotilla che a maggio intende rompere l’assedio della popolazione palestinese  di Gaza, un assedio che Vittorio ha sistematicamente denunciato e documentato da anni.

Vittorio è stato trovato già morto quando la polizia palestinese, aiutata dalla popolazione,  era riuscita a trovare il posto dove era tenuto sequestrato. L’ultimatum di 30 ore dunque era solo pretestuoso. I sequestratori sono giovanissimi, di cui almeno uno è cittadino giordano e non palestinese.

Il gruppo che ha sequestrato e ucciso Vittorio appartiene alla galassia dei gruppi islamici salafiti, molto diversi dalla corrente dell’islam politico a cui fa riferimento il movimento Hamas che governa la Striscia di Gaza. Questi gruppi sono molto più attivi contro le altre correnti islamiche e i regimi arabi – accusati di apostasia – che contro l’occupazione israeliana della Palestina o la presenza militare USA in Medio Oriente.

Alcuni di questi gruppi islamici appartengono al network dell’islam  politico che fa riferimento,  viene  finanziato e armato dall’Arabia Saudita.  Alcuni di questi gruppi hanno già provocato  scontri e serissimi problemi nei campi profughi palestinesi in Libano.

In queste settimane  in cui le alleanze  in Medio Oriente vengono bruscamente rimescolate dalle rivolte popolari e dalle  tensioni in tutta la regione, la monarchia saudita ha stretto una alleanza con Israele all’insegna del comune  nemico rappresentato dall’Iran e dalla sua influenza nella regione del Golfo e in Medio Oriente. Questa alleanza è stata rinsaldata in un recente vertice a Mosca nel quale erano presenti sia Netanyahu che i dirigenti dei servizi di sicurezza sauditi.

In queste settimane le autorità  israeliane hanno avviato una campagna di intimidazione contro gli attivisti e le campagne internazionali di solidarietà con la Palestina, in particolare contro la Freedom Flotilla che partirà a maggio diretta a Gaza e la campagna di Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni verso Israele. Le autorità israeliane hanno chiesto ai governi dei paesi da cui partiranno le navi o in cui sono attive le campagne di boicottaggio di intervenire contro gli attivisti. Il premier italiano Berlusconi ha già raccolto la richiesta del governo di Israele. I servizi di sicurezza israeliani si sono attivati per utilizzare ogni mezzo necessario per tenere gli attivisti internazionali alla larga da Gaza e dalla Palestina.

Non abbiamo tutte  le prove,  ma riteniamo che il sequestro e l’uccisione di Vittorio possa rientrare in un lavoro sporco realizzato dai gruppi islamici legati al network dell’Arabia Saudita oggi alleata di Israele. Il messaggio agli attivisti  internazionali è chiaro e inquietante:  “State lontani da Gaza, state  lontani dalla Palestina”,  “Nessuna internazionalizzazione sulla questione palestinese verrà tollerata dal le autorità di Tel Aviv e dai suoi alleati”.

Vogliamo mandare  un messaggio chiaro e forte a tutti coloro che in Israele o nel mondo arabo, in Europa o negli Stati Uniti intendono stringere il cappio dell’isolamento e della liquidazione  intorno al diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese: non ci fermerete fino a quando in Palestina non ci sarà il pieno riconoscimento dei diritti dei palestinesi.  Lo dobbiamo a questo popolo che lotta per la sua libertà da sessanta anni e adesso lo dobbiamo anche a Vittorio.

 

Il Forum Palestina

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Vittorio, amico e compagno, è morto.

 

Non aveva ferite da arma da fuoco, è morto per strangolamento.

Presentava del sangue dietro la nuca, probabilmente per dei colpi

subiti; ed ai polsi per le catene o lacci che lo tenevano legato.

Aveva ancora addosso la benda del video, leggermente sollevata per renderlo riconoscibile.

Alle 2 di notte, quando la polizia ha trovato il corpo in una stanza vuota, era già morto da 2-3 ore. Noi siamo giunte sul posto quando hanno reso pubblico il fatto, verso le 4.

 

Silvia

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Huwaida Arraf: "ISMers in Gaza have seen Vittorio Arrigoni's body. It's unbelievable. He was more Palestinian than the criminals that killed him."

 

https://www.facebook.com/ismpalestine?sk=wall

http://www.facebook.com/marlostanfield?ref=ts#!/ismpalestine

 

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Che la terra ti sia lieve Vittorio.

Un baratro, ma continueremo.

Luisa Morgantini

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Sequestro Arrigoni, presidio a Montecitorio

 

ROMA – Un gruppo di militanti di alcune associazioni pacifiste si sono radunati in queste ore davanti alla Camera dei deputati, per chiedere al Governo e al Parlamento di attivarsi per la liberazione di Vittorio Arrigoni, il volontario italiano rapito oggi a Gaza. "Chiediamo che si faccia pressione, presso i rapitori e presso le autorita' palestinesi, per ottenere il rilascio di Vittorio" ha detto all'ANSA Loretta Mussi, presidente di "Un ponte per…", associazione italiana attiva in Medio Oriente e gia' protagonista, in passato, di una vicenda simile, quando due sue attiviste, Simona Torretta e Simona Pari, furono sequestrate e poi rilasciate in Iraq nel 2004.

http://www.blitzquotidiano.it/agenzie/sequestro-arrigoni-presidio-a-montecitorio-823562/

 

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Sequestro Arrigoni, Hamas: \"Stiamo facendo tutto il possibile\"

 

ROMA – Un esponente di Hamas ha assicurato che ''le forze dell'ordine'' della Striscia di Gaza ''stanno indagando dal primo momento e stanno accertando chi siano gli autori del rapimento. Stiamo facendo l'impossibile per liberarlo". Lo riferisce PeaceReporter citando Ghazi Hamad, presentato come il 'vice-ministro degli Esteri' di Hamas, la fazione integralista palestinese che controlla la Striscia di Gaza. ''E' ovvio che condanniamo questo atto'' che ''e' indecente, criminale e contro l'interesse nazionale'', ha dichiarato ancora Hamad aggiungendo che ''Noi siamo per la libera circolazione di stranieri, attivisti e non, a Gaza, siamo per la libertà di stampa e condanniamo questo atto in modo assoluto. Il gruppo – ha aggiunto l'esponente di Hamas secondo quanto riporta un comunicato del quotidiano on line italiano che si occupa di temi internazionali – era alla ricerca di qualsiasi forma di visibilità'', ed e' ''pronto a fare qualsiasi atto per liberare i loro detenuti. E' un ricatto".

http://www.blitzquotidiano.it/agenzie/sequestro-arrigoni-hamas-stiamo-facendo-tutto-il-possibile-823608/

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14/04/2011

petizione online:
http://www.petizionionline.it/petizione/liberta-per-vittorio-arrigoni-prigioniero-a-gaza/3920

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14/04/2011

domani mattina alle 10.00 ad al manara square a Ramallah e alle 12 a
Betlemme, Nablus e Gaza  associazioni, ong Palestinesi e  internazionali
si riuniranno per manifestare e chiedere la liberazione immediata di
Vittorio.

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14/04/2011

Circa 50 compagne/i hanno partecipato al presidio davanti a Montecitorio chiedendo la liberazione immediata di Vttorio Arrigoni.

Il presidio continuerà nella notte e proseguirà   in modo permanente fintantoché non sarà stata raggiunta la liberazione di Vittorio.

 

Domani mattina inoltre, una delegazione si recherà alla Farnesina per chiedere al Ministro di intervenire direttamente sull'Autorità Palestinese di Gaza ed  adoperarsi in tutti i modi per la liberazione di Vittorio.

Chiediamo a tutte e tutti di affluire numerosi   al presidio, affinché la partecipazione sia la più ampia ed efficace possibile. 

 

Rete Romana di Solidarietà al Popolo Palestinese

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14/04/2011

Gaza, rapito volontario italiano Ultimatum: tra 30 ore lo uccidiamo -

Repubblica.it

http://www.repubblica.it/esteri/2011/04/14/news/gaza_rapito_volontario_italiano-14944673/?ref=HREA-1

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14/04/2011

LIBERATE SUBITO VITTORIO ARRIGONI!

Vittorio Arrigoni è stato sequestrato nella Striscia di Gaza. Vittorio è un amico del popolo palestinese, rischia quotidianamente la sua vita per essere vicino alle sofferenze degli uomini e delle donne di Gaza assediata. Vittorio è un amico della Freedom Flotilla, che fra poche settimane partirà per portare solidarietà e aiuti umanitari nella Striscia di Gaza assediata. Gli amici del popolo palestinese, gli amici di Gaza assediata vogliono VITTORIO LIBERO SUBITO!

A Roma appuntamento alle 16.00 al Colosseo

A Milano appuntamento alle 16.00 a Piazza del Duomo

 

Freedom Flotilla Italia – Forum Palestina - Comunità Palestinese di Roma e del Lazio - Associazione Palestinesi in Italia – Unione Sindacale di Base – Unione Democratica Arabo Palestinese – Comitato con la Palestina nel Cuore – Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila

 

Info: 338-1521278 e 333-5601759

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14/04/2011

L’orribile video della rivendicazione del rapimento di Vittorio Arrigoni

http://www.youtube.com/watch?v=gCyA7A4pDXc

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14/04/2011

I giovani e i gruppi della società civile palestinese andranno in piazza a Gaza domani alle 16 per chiedere la liberazione di Vittorio

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14/04/2011

Liberate Vittorio Arrigoni

Il sequestro di Vittorio Arrigoni da parte di un gruppo armato a Gaza, è una indegnità inaccettabile contro un attivista che da anni vive sotto assedio insieme ai palestinesi di Gaza e svolge un lavoro insostituibile di denuncia e controinformazione.
Colpendo Vittorio si colpisce la solidarietà e la condivisione di tante attiviste e attivisti italiani con la lotta del popolo palestinese. Una azione di questo tipo è una aperta provocazione da parte di chi intende danneggiare questo legame.
In Medio Oriente è ormai in corso una guerra sporca tra i vari network che contribuiscono a tenere in ostaggio la questione palestinese proprio mentre Israele dimostra di temere la fine dell'isolamento dei palestinesi.
I responsabili di questo atto hanno una sola possibilità da prendere in considerazione: liberare e subito Vittorio!

Il Forum Palestina

 

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14/04/2011

LIBERATE SUBITO VITTORIO ARRIGONI!

 

Abbiamo appreso con orrore e sgomento del rapimento del volontario italiano Vittorio Arrigoni.

 

Facciamo appello al governo di Gaza, al premier Ismail Haniyeh e a tutte le autorità responsabili nella Striscia  perché intervengano immediatamente in una negoziazione con i gruppi responsabili del rapimento di Vittorio.  

Facciamo appello al nostro governo perchè attivi ogni canale possibile e si metta in relazione con l'autorità palestinese di Gaza e si adoperi nel contempo per la fine dell'assedio di Gaza.

 

Il lavoro di Vittorio e con lui di tutti i volontari dell’International Solidarity Movement è un lavoro quotidiano di responsabilità e grande umanità, accanto  alla popolazione di Gaza, sottoposta alla punizione collettiva e ad un assedio illegale e brutale da parte del governo di  Israele. Un lavoro di documentazione delle quotidiane violazione dei diritti umani della popolazione palestinese di Gaza e di accompagnamento dei contadini e dei pescatori di Gaza impossibilitati a lavorare la terra e a pescare da parte dell'esercito israeliano.

Vittorio deve tornare con noi ed essere liberato.

Anche da Gaza giungono appelli da parte della società civile perchè Vittorio sia liberato, e ci chiedono  di comunicare al mondo  di non confonderli  con i gruppi estremisti che hanno rapito Vittorio Arrigoni.

RESTIAMO UMANI.

 

associazione per la pace

Un Ponte per..., Rete Romana di Solidarieà con il Popolo Palestinese,

stopagrexcoroma, Forum Palestina, Rete Radié Resh nazionale.

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14/04/2011

GAZA - Un volontario italiano, Vittorio Arrigoni, è stato rapito oggi a Gaza da un gruppo islamico salafita che, in un filmato su YouTube, minaccia di ucciderlo se entro 30 ore, a partire dalle ore 11 locali di stamane (le 10 in Italia), il governo di Hamas non libererà detenuti salafiti. Lo hanno riferito fonti stampa a Gaza.

 

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